Dopo 52 anni cerca la donna conosciuta (e amata) in Riviera: “Mi perdoni?”
Nel 1966 hanno avuto una storia d'amore durante le vacanze a Marina di Ravenna. Dopo un paio d'anni lui è sparito, e ora spiega il perché alla sua Nancy
La vacanza in Riviera, un amore estivo, la passione giovanile. Dopo tre settimane lui torna in Germania, si scrivono per un po’ ma la distanza non perdona e la storia finisce. Cinquantadue anni dopo però Rolf scrive di nuovo a Nancy: “Mi hai perdonato?”.
La storia appartiene a un’altra epoca, e infatti riemerge dal passato con uno strumento ormai inconsueto: una lettera.
‘Rolf’, questo il nome con cui è firmata la lettera arrivata alla redazione di Repubblica Bologna, è un ragazzo tedesco che nel 1966 ha trascorso le vacanze estive sulla Riviera romagnola.
Lì ha conosciuto Natalina ‘Nancy’, la parrucchiera del campeggio a Marina di Ravenna, on la quale è nata una storia d’amore che è durata il tempo di una vacanza. Ma mai dimenticata.
Nella foto allegata alla lettera, appena sfocata, si vedono due ragazzi giovani stesi sul letto, uniti da un bacio appassionato.
Rolf si chiede che fine abbia fatto il suo “primo amore italiano”, ma soprattutto vorrebbe scusarsi per una bugia, o meglio un’omissione, che lo ha costretto a sparire e troncare la storia con la sua Nancy. Rolf nel frattempo si era sposato ed era diventato padre.
“Era maggio o giugno del 1966 – scrive – al Camping Marina di Ravenna, eravamo così giovani e furono tre belle settimane. Una volta tornato a casa, ci scrivemmo per un po’ di tempo. Ma la distanza era troppa, cosa avrebbe mai potuto essere di noi con mille chilometri di mezzo?”.
“Nell’estate del 1968 eri a Francoforte, mi cercavi, ma non potei raggiungerti: ero sposato da gennaio e mio figlio era nato in maggio. Spero che tu non sia più arrabbiata, avevo 22 anni, il tempo vola e si dimentica in fretta”.
O almeno è quello che spera Rolf, che ha scritto una lettera, l’ha imbustata con i francobolli e l’ha spedita a Bologna, con la speranza che lei la legga e possa rispondergli.
“Spero che tu sia felice – prosegue teneramente Rolf, che non si firma col cognome e non lascia indirizzo – e che tu abbia reso felice la vita dei tuoi cari. Manderò questa lettera a un giornale di Bologna con la speranza che tu la legga”.
“Voglio solo sapere se stai bene”. Sarei contento di saperti felice. Ti immagino come una bella mamma italiana serena e con un bel gruppo di bambini e nipoti”.
“Se siamo fortunati e vuoi rispondere magari prova attraverso la Bild, edizione di Francoforte. E sennò ti auguro il meglio, tanta salute e felicità per il resto della tua vita. Cari saluti, Rolf”.