Lele Mora dopo il Bunga Bunga fonda un partito cattolico: “Entro due anni saremo in Parlamento”
L'ex agente dei vip, condannato per favoreggiamento della prostituzione, si dà alla politica: "Dobbiamo far tornare un'Italia bella come quella degli anni Ottanta. Degli altri politici salvo solo Giorgia Meloni"
Dopo la condanna per favoreggiamento della prostituzione, l’ex agente dei vip Lele Mora ha fondato un partito di estrazione cattolica con cui è convinto di poter entrare in Parlamento.
Il partito si chiama Unione Cattolica e Mora ne ha parlato in un’intervista nel corso del programma I Lunatici su Radio2. “Sono convinto che al massimo in due anni con il partito Unione Cattolica entreremo in Parlamento. Ci sono anche tanti vip che sto già contattando per parlargli di questo progetto”, ha detto l’ex agente dello spettacolo, che oggi è direttore generale di Top Channel, in Albania.
“L’Unione Cattolica è un partito legato molto alla Chiesa, al Vaticano e al cristianesimo. Io sono cattolico, credente e praticante”, osserva.
Lele Mora attacca, senza nominarli, Lega e M5S, mentre elogia Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Abbiamo visto che tutti gli altri partiti hanno promesso di tutto prima di salire al Governo e poi invece hanno tolto di tutto e di più. Agli italiani stanno togliendo tutto, dobbiamo risorgere, rinascere. L’unica con cui potrei dialogare è Giorgia Meloni. La signora Meloni dice cose vere, belle, giuste. Non promette mai cose irrealizzabili”.
Nel partito Unione Cattolica, spiega l’ex agente dei vip, “io avrò un ruolo molto attivo, anche da candidato in prima persona. Pure se ho avuto dei precedenti penali, ci si dovrà passar sopra. Non ho ucciso nessuno. Ho fatto degli errori, ma non è che siano chissà cosa. Scendo in campo a 360 gradi. Sono pronto a dare tutto agli amici che così fortemente mi hanno voluto”.
Lele Mora, che in passato ha anche patteggiato una condanna per bancarotta fraudolenta, include tra i punti nell’agenda del suo nuovo partito quello di dare “una seconda possibilità a chi ha sbagliato”.
“Come diceva Gesù Cristo, se uno ti dà uno schiaffo devi porgere l’altra guancia. Chi è protestato e non può aprire più conti, chi ha sbagliato come me e ha pagato anche troppo caro, deve essere messo in condizione di rimettersi al lavoro e in movimento”, sostiene l’ex agente dei vip, vicino a Silvio Berlusconi e Fabrizio Corona.
“Chi meglio dei preti e delle suore ci può aiutare? Io per parlare del nostro partito cercherò tramite la Chiesa di avere a disposizione degli oratori. Sono facili da avere, non costano tanti soldi e ci consentono di esprimere tutto quello che possiamo dare e tutto quello che vogliamo conquistare”.
E ancora: “Dobbiamo far tornare un’Italia bella come quella degli anni Ottanta. Io ora lavoro in Albania: qui c’è benessere, c’è lavoro, tutto quello che manca da noi. Sembra davvero di essere nei nostri anni Ottanta”.