Di Maio frena sulla legittima difesa: “Legge della Lega, non ci entusiasma”
Secondo il leader dei 5 Stelle, la legge non rispecchia la sua idea di paese
“Non c’è tutto questo entusiasmo nel M5s sulla legittima difesa, ma noi siamo leali. Se approvando questa legge si dice che si possono utilizzare di più le armi, questo non è il mio modello di paese”.
Queste le dichiarazioni rilasciate nella mattina del 6 marzo 2019 dal leader dei 5 Stelle, Luigi Di Maio, alla vigilia dell’approvazione del testo di legge alla Camera.
“I cittadini devono essere difesi in primo luogo dallo Stato e dalle forze dell’ordine”, ha spiegato il vicepremier a Rtl 102.5.
Il provvedimento voluto dalla Lega ha creato fin dall’inizio problemi al Movimento e non è mai stato sostenuto con particolare entusiasmo nemmeno dal suo leader.
“Sicuramente questa è una legge della Lega. Come quando si è votata la legge contro la corruzione voluta dal M5s non è che ci fosse tutto questo entusiasmo nella Lega”, ha proseguito Di Maio.
“Allo stesso modo, quando si vota la legge sula legittima difesa, che è una legge che sta nel contratto e che per questo porteremo avanti perché noi siamo leali, non è che ci sia tutto questo entusiasmo nel M5s”.
“Non è che ci sia tutto questo entusiasmo, ma credo sia anche normale, è la stessa cosa avvenuta per Quota 100 e il Reddito di cittadinanza”.
Anche se la legge sulla legittima difesa non ha la piena approvazione di M5s, Di Maio ha comunque garantito il suo sostegno alla Camera in virtù del contratto di Governo che lega i due alleati.
La legge sulla legittima difesa – Il 5 marzo 2019 la Camera ha approvato i primi articoli della riforma della legittima difesa, uno dei cavalli di battaglia della Lega.
Il ministro Salvini ha accolto con favore la notizia, ribadendo che la legge sarà approvata entro la fine di marzo.