Lombardia, M5S contro il consigliere leghista che spiega così il gender: “Vai a dormire uomo e ti svegli donna” | Video
In Consiglio regionale della Lombardia si discute della dicitura "genitore 1" e "genitore 2" e Giacomo Basaglia Cosentino spiega: "Teoria genere assurda da contrastare"
“Un uomo va a dormire uomo e si sveglia donna”. Così il leghista Giacomo Basaglia Cosentino in Consiglio regionale della Lombardia discutendo della dicitura “genitore 1” e “genitore 2” e scoppia la polemica con i 5 Stelle.
“La necessità di valorizzare la figura della mamma e del papà, nonché dell’uomo e della donna, è ovviamente in contrasto con la teoria gender che sta avanzando in alcune parti del mondo, secondo la quale il sesso biologico è slegato dal genere”, esordisce il leghista.
“Quindi un uomo si può svegliare al mattimo, sentirsi donna, nonostante geneticamente resti uomo, e diventa donna. A mio parere è una teoria assurda che va contro lo sviluppo naturale della società e che bisogna contrastare”, continua Basaglia Cosentino.
A rispondergli a tono è Massimo De Rosa del Movimento 5 Stelle: “Queste sono pippe di noi politici, i cittadini ci chiedono ben altro”.
“Non è una dicitura su un modulo che può qualificare l’impegno, la dedizione e l’amore di un genitore”, dice De Rosa.
“E di certo nessuno di nessun orientamento sessuale si scandalizzerà se leggerà ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’. Piuttosto le persone si scandalizzano quando discutiamo di queste cose, che sono pippe mentali di noi politici, quando i cittadini ci chiedono ben altro. Ci chiedono di passare più tempo per la famiglia: una madre non ci chiede di veder scritto ‘madre’ sul modulo, ma di non avere il turno la domenica per poter stare con i figli”.
Il video è stato diffuso sulla pagina Facebook del Movimento 5 Stelle Lombardia, che accompagna le immagini con la scritta “Bentornati nel Medioevo”.
Accanto al video, il Movimento 5 Stelle Lombardia scrive: “‘Mamma’ e ‘Papà’ al posto di ‘Genitore 1’ e ‘Genitore 2’ sulla modulisitca regionale, ecco come la Lega fa perdere tempo ai lavori del Consiglio, invece di occuparsi degli sprechi nella sanità, delle liste d’attesa infinite, dei ponti che crollano eccetera eccetera”.
“Non solo una perdita di tempo, ma presentano una mozione da Medioevo”, si legge ancora. Poi l’invito ad ascoltare il consigliere Basaglia che “blatera di teoria gender e di ‘uomini che la mattina si svegliano donne’. Ci mancava solo che invocasse l’ultizzo degli stregoni, o di mago Merlino”, scrivono i 5 Stelle.
Il commento continua con un plauso all’intervento di risposta di Massimo De Rosa: “Non è la dicitura su un modulo che qualifica un genitore!”.
Il gruppo pentastellato non ha partecipato al voto, uscendo dall’aula per protestare contro “una mozione che solleva una polemica sul nulla, una discussione politica che non riflette le priorità dei cittadini”.