Le notizie in pausa pranzo
Il punto su cosa sta succedendo oggi nel mondo
Libia: l’esercito egiziano ha compiuto un attacco via terra sulla città di Derna, controllata dall’Isis, nell’est della Libia.
– Siria: l’inviato Onu nel Paese, Staffan De Mistura, ha dichiarato che il governo di Assad si è detto pronto a un cessate il fuoco di prova nella città di Aleppo. Non è chiaro quando la sospensione dei combattimenti dovrebbe avere inizio.
– Nigeria: il gruppo estremista Boko Haram ha diffuso un video in cui minaccia di colpire duramente il Paese durante le elezioni presidenziali. Le consultazioni erano inizialmente previste per il 14 febbraio, ma sono poi state posticipate per ragioni di sicurezza. Dall’inizio della settimana, oltre 300 miliziani di Boko Haram sono stati uccisi dall’esercito nigeriano.
– Ucraina: l’esercito di Kiev si è ritirato dalla città di Debaltseve, nel sudest del Paese. Nella città sono proseguiti i combattimenti tra truppe governative e ribelli filorussi nonostante dal 15 febbraio sia in vigore un cessate il fuoco.
– Italia: il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha riferito alla Camera riguardo la situazione libica, dicendo che la soluzione alla crisi deve essere politica, ma il tempo a disposizione “non è infinito”.
– Regno Unito: il giornalista Peter Oborne ha lasciato il quotidiano Telegraph, accusandolo di aver censurato articoli sull’inchiesta relativa alla banca Hsbc in modo da non perdere gli investimenti pubblicitari della stessa banca.
– Grecia: il governo ha dichiarato che chiederà una proroga per ripagare il debito ai Paesi dell’eurozona. Il programma di prestito scadrà il prossimo 28 febbraio.
– Svizzera: la procura ha aperto un’inchiesta per riciclaggio aggravato contro la banca Hsbc. Secondo l’inchiesta Swissleaks, dalla banca sono transitati 119 miliardi di dollari per poter evadere il fisco o perché fossero riciclati in società fittizie.
– Burundi: è stata concessa la libertà provvisoria dietro cauzione al giornalista Bob Rugurika. Il giornalista è accusato di essere complice dell’omicidio di tre suore italiane avvenuto lo scorso settembre nella capitale Bujumbura.
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