Lanciano, catturato il capo della banda da “Arancia Meccanica”
Il 26enne è stato fermato a Caserta mentre stava cercando di vendere l'orologio sottratto a uno dei coniugi aggrediti
È stato catturato il quarto uomo sospettato di essere il responsabile della banda che ha compiuto la violenta rapina in una villa a Lanciano, in provincia di Chieti, e che ha aggredito la coppia che viveva nell’abitazione. Il dottore Martelli era stato preso a pugni dal capobanda e alla moglie Niva Bazzan era stato tagliato un pezzo di orecchio.
L’uomo fermato si chiama Alexander Bogadan Coltenau e ha 26 anni. È anche lui romeno, come i tre rapinatori già arrestati mercoledì 26 settembre.
I poliziotti dello Sco e della Squadra mobile hanno catturato il presunto capo del gruppo criminale a Caserta. Rintracciato grazie al gps del telefonino, Coltenau è stato trovato mentre stava cercando di vendere l’orologio rubato al dottore: avrebbe provato a entrare in contatto con alcuni circuiti di ricettatori nel tentativo di venderlo e ottenere il denaro necessario per proseguire la fuga.
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha espresso la sua soddisfazione per la cattura: “Preso anche il quarto infame, bene”.
Quanto alla cattura dei primi tre sospetti, “da qualche ora avevamo sotto controllo l’autovettura dei rapinatori per una serie di reati contro il patrimonio avvenuti in zona, anche con atti violenti”.
Si tratta di sei furti con ‘spaccata’ commessi nelle ultime tre settimane ai danni di bar, tabacchi e benzinai dove i banditi avevano rubato numerosi tagliandi di gratta e vinci, stecche di sigarette e contanti, come ha spiegato il colonnello Florimondo Forleo, comandante provinciale dei carabinieri.
“Dal gps abbiamo avuto la conferma che la loro macchina era stata nei pressi della villa per tutta la durata della rapina ai coniugi Martelli”, ha proseguito Forleo.
Non c’è una donna e non c’è nessun indizio che il presunto capo della banda da Arancia meccanica sia pugliese, come invece avevano lasciato intendere le testimonianze delle altre vittime.