Sei invenzioni utili ancora oggi che dobbiamo alla prima guerra mondiale
Dai fazzolettini usa e getta alle lampade solari, dai droni ai fertilizzanti agricoli, ecco una serie di innovazioni tecnologiche sviluppate durante la grande guerra
Nell’estate di 103 anni fa iniziava la Prima guerra mondiale. Fu un conflitto dalla portata enorme, con oltre 37 milioni di vittime. Dopo le prime, veloci, operazioni militari, il conflitto degenerò in una logorante guerra di trincea.
Poiché era praticamente impossibile per entrambi gli schieramenti fare significativi progressi, gli eserciti dovettero sviluppare nuove tecnologie per superare l’empasse di una guerra “immobile”. Molte delle innovazioni tecnologiche di quell’epoca, furono inventate per questo motivo.
“Lo sviluppo dei serbatoi, dei gas tossici, della fotografia aerea, possono essere visti come uno sforzo per rompere lo stallo della guerra di trincea”, spiega David Stevenson, professore di storia internazionale alla London School of Economics. Ogni innovazione che dava un leggero vantaggio rispetto all’avversario veniva immediatamente copiata e migliorata per renderla ancora più mortale. L’uso di gas clorino ad esempio aiutò a sviluppare successivamente fosgene e gas mostarda.
“Probabilmente, la prima guerra mondiale è stata la prima guerra in cui la scienza e la tecnologia sono state mobilitate come parte dello sforzo bellico”, afferma Jeff Schramm, dell’università della Scienza e della Tecnologia del Missouri. “I laboratori e i ricercatori di tutto il mondo, nelle università e nelle industrie, stavano lavorando a invenzioni da impiegare in guerra”.
Ecco quali sono le principali innovazioni tecniche inventate durante la prima guerra mondiale e che vengono ancora oggi impiegate in contesti non bellici:
1. Fertilizzante industriale
Poco prima della guerra, i chimici tedeschi Fritz Haber e Carl Bosch svilupparono un processo per convertire l’azoto atmosferico in una forma di ammoniaca, usando alta pressione e alte temperature. Durante la guerra, questo ha permesso alla Germania di produrre nitrati artificiali usati per creare esplosivi, come la TNT. Prima di questo, i loro nitrati provenivano da depositi di guano cileno, che però erano molto limitati. Una volta che la guerra scoppiò, dice Schramm, la Germania aveva nitrati naturali sufficienti per circa sei mesi. Questa invenzione di fatto prolungò la guerra per anni.
Questa invenzione permette oggi di sostentare un terzo della popolazione mondiale, in quanto consente la produzione del fertilizzante di nitrato di ammonio dall’azoto, impiegati nell’agricoltura.
2. Droni
La prima guerra mondiale ha portato a un’enorme accelerazione nello sviluppo dell’aviazione. Durante la guerra si è assistito alla fabbricazione del primo velivolo senza pilota.
Charles Kettering disegnò un aereo senza equipaggio, conosciuto come Kettering Aerial Torpedo o “Kettering Bug, con la capacità di colpire un bersaglio a una distanza di 40 miglia. Una volta lanciato, un giroscopio a bordo guidava il velivolo alla sua destinazione. “Si tratta del primo missile da crociera – o drone se volete – ed è stato progettato per decollare, volare per una certa distanza, per poi fermarsi e lanciarsi nel terreno”, spiega Schramm. Il primo volo di prova il 2 ottobre 1918, fallì.
Elmer Sperry e Peter Hewitt svilupparono un aereo senza equipaggio per la marina Usa nel 1916 e nel 1917, noto come Hewitt-Sperry Automatic Aircraft. Era lunga solo 18,5 piedi di lunghezza e pesava 175 libbre, ed era pilotato con giroscopi e un barometro per determinare la sua altitudine. Il volo di prova fu effettuato a Long Island il 6 marzo 1918.
Alla fine entrambi gli esperimenti furono considerati troppo inaffidabili per poter essere impiegati in guerra.
3. Controllo del traffico aereo
La radio aveva già fatto il suo debutto prima della guerra, ma i progressi più grandi sono stati fatti durante il conflitto, quando le tecnologie di comunicazione diventarono fondamentali in ambito militare. E l’aviazione fu un campo in cui era necessario sviluppare strumenti sempre più all’avanguardia, per permettere ai piloti di comunicare tra loro e con la base.
L’esercito statunitense installò le prime radio a onde bidirezionali sugli aerei ancora prima dell’entrata in guerra. Dal 1916 fu possibile inviare segnali radio a una distanza di 140 miglia. Pochi mesi dopo fu progettato un casco con un microfono incorporato e auricolari per bloccare il rumore del motore dell’aereo. Nell’anno successivo per la prima volta una voce umana fu trasmessa via radio da un pilota a un controllore che si trovava a terra.
Quei sistemi, fondamentali in guerra, furono la base per il successivo sviluppo tecnologico delle comunicazioni aeree anche in ambito civile.
4. Raggi X mobili
I servizi sanitari dei vari paesi si trovarono a dover affrontare un gran numero di vittime e feriti, tanto da doversi attrezzare rapidamente per far fronte alle emergenze.
L’invenzione di nuovi tutori per gli arti rotti ebbe un grande impatto sui tassi di sopravvivenza. Prima che fosse inventata la cosiddetta “stecca di Thomas”, l’80 per cento dei soldati moriva a causa di un femore rotto, successivamente la tendenza si invertì completamente.
Anche le banche del sangue furono una pratica avviata durante la guerra. Grazie all’utilizzo del citrato di sodio veniva impedito al sangue di coagularsi, consentendo le trasfusioni in battaglia.
Una delle più importanti novità mediche del tempo fu rappresentata dagli strumenti di diagnostica. Prima della guerra, le macchine per i raggi X erano troppo ingombranti e delicate per essere trasportate. In quegli anni la scienziata Marie Curie sviluppò delle macchine per i raggi X più piccole e maneggevoli, facili da installare sui mezzi dell’esercito per poter diagnosticare in tempo reale le fratture dei soldati.
5. Fazzolettini usa e getta
Nel 1914 Ernst Mahler, a capo di una piccola compagnia americana chiamata Kimberly-Clark, si recò in Germania, Austria e Scandinavia presso alcune piantagioni da cui si produceva carta e sviluppò un nuovo materiale di cellulosa chiamato “Cellucotton”. Era cinque volte più assorbente del cotone stesso e costoso la metà. Quando gli Stati Uniti entrarono nella guerra nel 1917, Kimberly-Clark iniziò a produrre l’ovatta per le bende chirurgiche.
Nel frattempo, le infermiere della Croce Rossa iniziarono a usare questo nuovo materiale per la propria igiene personale. Una volta conclusa la guerra, Kimberly-Clark pensò di riutilizzare le eccedenze delle bende chirurgiche, creando i primi fazzolettini usa e getta.
6. Lampade solari
La malnutrizione dei tedeschi a causa della guerra portò a un aumento del rachitismo, un disturbo causato dalla mancanza di vitamina D, calcio o fosfato che porta all’indebolimento delle ossa. Nell’inverno del 1918, la metà dei bambini di Berlino soffriva di rachitismo.
All’epoca la causa della malattia non era nota, ma un medico di Berlino,Kurt Huldschinsky, notò che i bambini erano anche molto pallidi e decise di fare un esperimento: espose quattro bambini alla luce di una lampada a raggi ultravioletti. Le ossa dei bambini divennero più forti. La luce ultravioletta induce la pelle a produrre la vitamina D. Fu così che nacquero le lampade solari.