Il ministro Minniti ha incontrato il presidente Al Sisi per discutere dell’omicidio Regeni e di migranti
Al centro del lungo colloquio, durato un’ora e mezza, ci sono stati i temi della gestione dei flussi migratori, l’emergenza terrorismo e la vicenda di Giulio Regeni
Domenica 17 dicembre, il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha incontrato al Cairo il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi.
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L’incontro è avvenuto dopo che Minniti ha visto a Tripoli il premier libico Al Serraj e il re di Giordania ‘Abd Allah II .
Al centro del lungo colloquio, durato un’ora e mezza, ci sono stati i temi della gestione dei flussi migratori, l’emergenza terrorismo e la vicenda di Giulio Regeni, il ricercatore friulano ucciso in Egitto nel febbraio del 2016.
Sul tavolo anche la questione libica: in un comunicato il presidente egiziano ha parlato della “necessità di un’intesa tra i due paesi per quanto riguarda la soluzione della crisi nel paese africano”.
Un’intesa che, si legge sempre nel comunicato, “passa attraverso la ricostruzione delle istituzioni dello stato libico, in primis l’esercito nazionale”.
Sull’omicidio di Giulio Regeni, il presidente egiziano ha dichiarato: “Da parte nostra c’è la forte volontà di conseguire risultati definitivi nell’inchiesta attraverso la prosecuzione della cooperazione giudiziaria tra la procura di Roma e la procura generale egiziana”.
La visita del ministro Minniti ha seguito di poco la consegna della documentazione sull’omicidio del ricercatore ai legali dei familiari da parte delle autorità egiziane.
Il dossier era atteso da più di due anni. A un primo sommario esame sembrerebbe trattarsi della stessa documentazione già consegnata attraverso rogatoria dalle autorità egiziane, ma trattandosi di documenti in lingua araba, sarà necessaria la traduzione prima di una pronuncia.
Nel frattempo, un comunicato della presidenza egiziana ha annunciato che “nei prossimi giorni si terrà un incontro tra le procure di Roma e del Cairo”.
Nei prossimi giorni è infatti previsto un incontro tra il sostituto procuratore Sergio Colaiocco e il procuratore generale egiziano Sadek per lo scambio di nuovi documenti e informazioni.
L’incontro avverrà nella capitale egiziana proprio nell’ambito della cooperazione giudiziaria sul caso Regeni.
“Sisi ha ringraziato il presidente Mattarella e il presidente Gentiloni per i messaggi di condoglianze in occasione degli ultimi attacchi terroristici”, si legge infine nel comunicato, con riferimento implicito al massacro da oltre 300 vittime del mese scorso alla moschea di Al Rawda nel Sinai settentrionale.