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Cosa sappiamo dell’incidente sulla A14 a Bologna

Immagine di copertina

Un tamponamento a catena ha innescato una maxi-esplosione: un morto e 145 feriti

Incidente Bologna: cosa sappiamo

Nel primo pomeriggio di lunedì 6 agosto 2018 sul raccordo autostradale tra la A1 e la A14, all’altezza di Bologna, si è verificato un incidente che ha causato due maxi-esplosioni. Il bilancio è di un morto e 145 feriti.

L’incidente ha coinvolto tre mezzi: un’autocisterna ha tamponato un camion che trasportava fusti di solvente, che è a sua volta finito contro una bisarca, ossia un tir che trasportava autovetture.

Una prima esplosione si è sprigionata subito, al momento dell’impatto. Dopo circa quattro minuti si è avuta una seconda esplosione, molto più potente, che ha provocato il crollo parziale del ponte del raccordo autostradale, oltre a ingenti danni in tutta la zona.

La vittima

La vittima dell’incidente è è Andrea Anzolin, 42 anni, vicentino, l’uomo alla guida dell’autocisterna.

L’uomo era un dipendente dell’azienda “Loro” di Lonigo, in provincia di Vicenza, che produce e commercia carburante.

Era considerato un autista esperto, dato che da molti anni guidava mezzi che trasportano materiale infiammabile.

Anzolin, vicentino, era sposato senza figli e la moglie è stata avvertita della morte del marito dalla Polizia di Stato.

Il corpo dell’autista è stato recuperato dai soccorritori a circa 15 metri di distanza dal cratere creatosi a causa dell’esplosione.

Le cause dell’incidente

Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

A due giorni di distanza sono principalmente due le ipotesi avanzate per spiegare come mai l’autocisterna guidata da Anzolin sia finita contro il camion che la precedeva, nonostante le segnalazioni di code.

La prima ipotesi è che l’uomo sia stato colto da un colpo di sonno, ma con il passare delle ore questa possibilità sembra sempre meno probabile.

La seconda ipotesi, che sta prendendo sempre più piede, è che il tamponamento sia stato causato da una distrazione, forse l’utilizzo di un cellulare al volante.

“Un dato importante è la registrazione delle immagini dell’incidente”, ha commentato al Giornale Radio Rai il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato. Potrebbe esserci stato “forse un momento di distrazione o un colpo di sonno ma è troppo presto per dirlo con certezza”, ha aggiunto il magistrato.

Traffico bloccato

Dopo l’incidente sono stati immediatamente chiusi al traffico sia il raccordo, in entrambe le direzioni, sia il tratto della A14 tra Casalecchio e il bivio per il raccordo Casalecchio/A14.

Chiusa anche la tangenziale di Bologna nei tratti fra le uscite 2 e 3, fra il raccordo autostradale e lo svincolo dell’uscita 3 Ramo Verde (direzione A14 Bologna-Taranto) e fra l’uscita 5 (Quartiere Lame) e la numero 1 (Nuova Bazzanese, in direzione dell’autostrada A1 Milano-Napoli).

Nella mattinata di martedì 7 agosto, circa 20 ore dopo l’incidente, il raccordo è stato riaperto predisponendo uno scambio di carreggiata, che consente agli utenti provenienti da Firenze di raggiungere la A14 tramite una corsia in deviazione sulla carreggiata opposta.

Quasi in contemporanea è stato riaperto anche il tratto di tangenziale compreso tra gli svincoli 2 e 3 in direzione dell’A1, tratto che rimane invece chiuso in direzione dell’A14.

Il poliziotto eroe

Riccardo Muci, 31 anni, è il poliziotto “eroe” che è riuscito a salvare diverse persone. incidente bologna

Subito dopo l’esplosione Riccardo Muci è sceso dalla sua automobile e ha raggiunto i feriti per soccorrerli e portarli in un luogo sicuro. L’onda d’urto ha travolto l’agente e lo ha fatto volare per 20 metri.

Muci è un poliziotto di Copertino, in provincia di Lecce, che presta servizio a Bologna. L’agente si trova ricoverato all’ospedale “Bufalini” di Cesena, nel reparto grandi ustionati. Ha riportato ustioni gravi su tutto il corpo e ha subito un intervento d’urgenza.

Il poliziotto, definito “eroe”, non è in pericolo di vita e le sue condizioni al momento sono stabili.

 L’inchiesta

Sul caso è stata aperta una indagine per disastro colposo e omicidio. incidente bologna

Il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato,ha escluso al momento, quanto al crollo del cavalcavia, la responsabilità di altri: “Mi pare che ci sia un evidente nesso di casualità immediato per cui l’implosione del ponte non è correlata ad un possibile difetto di costruzione”.

Il magistrato ha annunciato che sulla vicenda è stato aperto un “fascicolo a carico di ignoti dove si ipotizza il disastro colposo e ovviamente il reato di omicidio, lesioni colpose stradali plurime”. incidente bologna

L’autista del tir tamponato

Antonio Verdicchio, l’autista del tir tamponato dall’autocisterna in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero ha raccontato gli attimi prima dello schianto e della successiva esplosione a Borgo Panigale.

“Mi sono accorto dallo specchietto retrovisore che stava arrivando un camion a velocità sostenuta. Ho avuto l’intuizione di accelerare e sterzare a destra mentre mi trovavo incolonnato nel traffico della tangenziale”, dice Verdicchio.

E continua: “Così ho affiancato l’altro autoarticolato che mi precedeva in modo da poter scendere subito dalla cabina di guida. Una volta sganciata la cintura di sicurezza, appena il camion si è capovolto mi sono sganciato dall’abitacolo”.

Appena sceso dal tir l’autista si è subito preoccupato di avvertire le persone che si trovavano intorno a lui.

“Ho iniziato a urlare, gridavo a tutti quelli che si trovavano intorno al disastro di allontanarsi rapidamente. Avevo chiara la percezione di quello che poteva accadere. Siamo del mestiere e certi incubi ce li portiamo dietro”, Verdicchio è un autista di mezzi pesanti da circa 26 anni.

“La cisterna è esplosa in pochi minuti sprigionando un’aria irrespirabile e caldissima. Le fiamme ci hanno raggiunto nonostante ci trovassimo a duecento metri di distanza”.

“In quell’inferno ho trovato tanta solidarietà”, ha concluso Antonio Verdicchio.

Le immagini

In questo articolo abbiamo raccolto tutti i video e le foto di quello che è successo.

Di seguito il video dell’incidente, rilasciato dalla Polizia di Stato.

 

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