Il biotestamento è legge
Dopo una lunga battaglia, la legge sul testamento biologico, con 180 voti a favore, 70 contrari e 6 astenuti, è stata approvata dal Senato. Ecco i punti salienti.
Con 180 voti favorevoli, 70 contrari e 6 astenuti, il 14 dicembre 2017, il Senato approva la legge sul biotestamento.
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Dopo uno stallo durato otto mesi e la lunga battaglia dell’associazione Luca Coscioni, si è arrivato a un giorno storico per il parlamento italiano che è riuscito a fare un primo passo avanti.
Ieri l’Assemblea di Palazzo Madama aveva respinto tutte le proposte emendative.
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Decisiva per il varo del provvedimento l’intesa fra M5s e Pd che, tramite il capogruppo Luigi Zanda, ne ha chiesto la calendarizzazione immediata la scorsa settimana, oltre alla scarsa belligeranza del centrodestra e alle divisioni all’interno dello stesso mondo cattolico.
“Da oggi abbiamo una legge sul biotestamento. Abbiamo vinto una battaglia di civiltà ma tante altre mancano all’appello, e noi siamo testardi”.
Così recita il tweet dell’Associazione Luca Coscioni, che si batte per la libertà di ricerca scientifica.
I punti contenuti nella legge:
Rifiutare le terapie, comprese nutrizione e idratazione artificiali, diventa un diritto.
Vietato l’accanimento terapeutico. I medici potranno comunque avvalersi del loro diritto all’obiezione di coscienza.
La legge si divide in due parti: una più generale sul consenso informato sui trattamenti sanitari e una sulla compilazione delle Dat (disposizione anticipate di trattamento), attraverso le quali una persona potrà lasciare le sue volontà circa le cure che accetterebbe o rifiuterebbe se non fosse più cosciente a causa di un incidente o una malattia.
Le Dat sono sempre revocabili e risultano vincolanti per il medico, che è esente da responsabilità civile o penale.
Le disposizioni anticipate devono essere redatte con atto pubblico o scrittura privata, con sottoscrizione autenticata da notaio o altro pubblico ufficiale o da un medico dipendente del Servizio sanitario nazionale o convenzionato.
Nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano, possono essere espresse attraverso videoregistrazione.
Il Registro nazionale delle Dat, che non era stato inserito per mancanza di coperture, potrebbe entrare nella legge di bilancio.
Restano vietati in Italia il suicidio assistito e l’eutanasia.