Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:18
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Libia, Haftar ha incontrato Conte a Roma: possibile ritorno dell’ambasciatore a Tripoli

Immagine di copertina

L'ambasciatore italiano ha lasciato Tripoli tre mesi fa per ragioni di sicurezza

Il maresciallo Haftar è arrivato a Roma nella sera del 4 dicembre 2018 per due importanti incontri. A dare la notizia è stato l’Adnkronos, che cita fonti libiche.

L’uomo forte della Cirenaica ha incontrato il premier Conte il 6 dicembre, come riferiscono da Palazzo Chigi.

A meno di un mese dalla conferenza di Palermo, il maresciallo è tornato in Italia, annullando però l’incontro con al Serraj, il presidente del governo di Tripoli, previsto in questi giorni ad Amman, in Giordania.

Secondo quanto ricostruito da HuffPost alla vigilia dell’incontro, il maresciallo dovrebbe aver parlato con il premier anche della sorte dell’ambasciatore italiano in Libia, Giuseppe Perrone, che non ha ancora fatto ritorno nel paese africano.

L’uomo forte della Cirenaica, secondo indiscrezioni, sembra disposto ad accogliere nuovamente Perrone in Libia, a dimostrazione di un cambio di atteggiamento del maresciallo nei confronti dell’Italia.

A fine novembre lo stesso ministro degli Esteri aveva affermato che il “governo intende assicurare la presenza del capo missione all’ambasciata italiana a Tripoli nei tempi più rapidi”.

La visita di Haftar a Roma continua anche a fomentare lo scontro tra Roma e Parigi nella risoluzione del conflitto libico e sembra indicare un cambio di rotta del governo italiano.

Se il precedente esecutivo era schierato con il presidente al Serraj, unico capo di governo accettato internazionalmente, adesso gli interessi di Roma sembrano dirigersi sempre più verso Tobruk.

Intanto, l’Alto rappresentante europeo, Federica Mogherini, ha incontrato il presidente al Serraj per parlare di come far “avanzare il cammino politico che consenta la conclusione del processo elettorale entro la primavera del 2019, una volta soddisfatte le necessarie condizioni costituzionali, legali e di sicurezza”.

L’Unione europea ha sempre sostenuto il governo di Tripoli e la Mogherini ha assicurato che Bruxelles continuerà ad impegnarsi per “l’avanzamento di urgenti riforme strutturali macro-economiche e fiscali necessarie per assicurare una politica economica coerente che permetta ai libici di migliorare la sicurezza a Tripoli e far tornare la pace nella capitale e dintorni”.

Leggi anche: Come è andata la conferenza sulla Libia: il diario della inviata a Palermo
Ti potrebbe interessare
Esteri / Lo spot della Coca Cola contro il boicottaggio a Israele che si è rivelato un boomerang
Esteri / A Doha riprendono i negoziati, il Qatar all'Iran: “Progressi, valutate se attaccare". Superati i 40mila morti nella Striscia
Esteri / Sabotaggi Nord Stream, Berlino spicca un mandato di cattura per un cittadino ucraino
Ti potrebbe interessare
Esteri / Lo spot della Coca Cola contro il boicottaggio a Israele che si è rivelato un boomerang
Esteri / A Doha riprendono i negoziati, il Qatar all'Iran: “Progressi, valutate se attaccare". Superati i 40mila morti nella Striscia
Esteri / Sabotaggi Nord Stream, Berlino spicca un mandato di cattura per un cittadino ucraino
Esteri / Khamenei: “Non dobbiamo piegarci alle richieste dei nemici”. Idf: “25 missili dal Libano verso il Nord di Israele”
Esteri / Avanza l’incursione ucraina in territorio russo. Putin: “Sono manovrati dall’Occidente. Così la pace si allontana”
Esteri / Musk dialoga con Trump su X ma la diretta ha problemi tecnici: bordate contro Harris e l'Ue. "Deporterò in migranti"
Esteri / Boato a Tel Aviv. Hamas: “Lanciato razzo sulla città”. Idf: “Caduto in mare”. Meloni sente Netanyahu: "Serve de-escalation e cessate il fuoco". L'Iran respinge gli appelli sulle minacce a Israele
Esteri / Pressing dei mediatori ma Hamas e Israele prendono tempo. Regno Unito, Francia e Germania all'Iran: "Non attacchi Israele"
Esteri / La Gen Z vuole cambiare il Kenya
Esteri / Abdullah Öcalan: il Mandela curdo dimenticato in una prigione turca nel silenzio della comunità internazionale