La Guardia costiera soccorre 171 migranti nelle acque di Malta. Salvini: “Li porti indietro”
Il ministro ha affermato che il Viminale non era al corrente delle operazioni di soccorso e che la responsabilità dei migranti ricade su Malta
Continua lo scontro sul tema immigrazione tra il governo italiano e quello maltese.
Dopo la smentita da parte del premier de La Valletta alle parole del ministro dell’Interno Salvini e l’annuncio che anche l’Italia dovrà accogliere una parte dei migranti soccorsi nei giorni scorsi dalla nave Aquarius, non si fermano gli attriti tra i due paesi.
Oggi, 16 agosto 2018, il ministro Salvini ha attaccato nuovamente Malta dopo che la Guardia costiera italiana ha soccorso 170 migranti nelle acque maltesi senza avvisare il Viminale.
“I maltesi ieri avevano assunto la responsabilità di un intervento in aiuto di un barcone con 170 immigrati a bordo, come giusto, all’interno delle loro acqua”, spiega Salvini.
“Una loro imbarcazione (la P52) era giunta in zona, ma senza prestare alcun soccorso”.
“I maltesi hanno quindi ‘accompagnato’ il barcone verso le acque italiane, e una nave della Capitaneria di Porto italiana, senza che al Viminale ne fossimo informati, ha imbarcato gli immigrati mentre ancora si trovavano in acque maltesi, per dirigere verso l’Italia”.
Nonostante i migranti si trovino adesso sull’imbarcazione della Guardia costiera italiana, il ministro dell’Interno ho chiesto alla nave italiana di contattare “le autorità maltesi, nelle cui acque è avvenuto il soccorso, perché mettano a disposizione un porto per lo sbarco”.
Il ministro, quindi, vuole evitare che i migranti siano portati in Italia.
“Dopo aver accolto via mare 700mila immigrati in pochi anni, penso che l’Italia abbia già fatto il dovere suo e anche di altri”.
Il 14 agosto il governo di Malta ha dato alla nave Aquarius l’autorizzazione ad entrare nei porti maltesi.
L’annuncio è stato dato su Twitter dal premier Joseph Muscat, che ha anche aggiunto che i 141 migranti a bordo saranno distribuiti in cinque paesi europei.
“Malta darà alla Aquarius il permesso di entrare nei suoi porti, pur non avendo l’obbligo giuridico di farlo”, aveva scritto il premier maltese su Twitter.
“Tutte le 141 persone a bordo saranno distribuite tra Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e Spagna”.
Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e Spagna infatti hanno deciso di partecipare volontariamente alla distribuzione dei migranti soccorsi nei giorni scorsi dalla nave della Ong.