Grillo contro tutti: “Toninelli? Ha una leggera sindrome di Asperger”
Beppe Grillo nel suo ultimo spettacolo non risparmia nessuno e attacca Di Maio, Toninelli e Salvini.
Il ministro dell’Interno secondo il comico non sarebbe altre che un “bluff”, in stile mago di Oz.
“Io non riesco a capire”, ha detto Grillo dal palco di San Marino, “Salvini è una specie di mago di Oz, ma lo sapete tutti come finisce il mago di Oz, si scopre che è un bluff. Lo scoprono i personaggi durante il percorso”.
Grillo non si ferma qui e racconta anche di un incontro casuale avuto con il ministro in aeroporto: “Forse era l’unica volta che è andato al Parlamento europeo, era al telefono con sua mamma e me l’ha passata”.
“Come fa a essere un figlio di puttana uno che ti passa sua madre al telefono? Io ho chiesto alla signora perché non ha preso la pillola e lui non ha capto la battuta”.
Ma se gli attacchi al leader della Lega non sorprendono venendo dal garante del Movimento, lo stesso non si può dire per le parole indirizzate al ministro delle Infrastrutture, spesso oggetto di satira per le sue gaffe.
“A Danilo Toninelli gli direi solo: evita per favore di dire che tua moglie si è comprata un diesel. È ingenuo, una persona straordinaria, solo ha una leggera sindrome di Asperger”.
Ultimo affondo è diretto invece al leader politico dei 5 Stelle, Luigi Di Maio.
“Lui è una garanzia senza ancora l’avviso. L’ho conosciuto nel paesino dove abitava, mi ha presentato suo papà che voleva vendermi due carriole in nero, ma adesso non so con chi prendermela, non so che tipo di satira devo fare”.
Il commento su Toninelli però è quello che più di altri ha fatto rumoreggiare il pubblico in sala, tanto da costringere Grillo a ritrattare e a cercare di rimediare.
La sindrome di Asperger “un po’ l’abbiamo tutti”.
Una stessa battuta in realtà era giù stata fatta dal comico nei mesi precedenti, quando a Circo Massimo in occasione della festa del Movimento 5 Stelle aveva affermato che “c’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger”.
“È quella sindrome di quelli che parlano in un modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti e fanno magari esempi che non c’entrano un cazzo con quello che stanno dicendo, hanno quel tono sempre uguale. C’è pieno di psicopatici”.