Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per vivere delle feste ecosostenibili
I dieci consigli di Greenpeace con tutte le azioni che ogni cittadino può compiere per avere un comportamento più sostenibile nei confronti dell'ambiente
Durante le festività natalizie i consumi della popolazione aumentano, si fanno più acquisti, ci si sposta di più in città, si utilizzano più fonti di energia.
Greenpeace, l’organizzazione non governativa che ha come sua mission la protezione dell’ambiente, ha stilato un decalogo di tutte le azioni ogni cittadino può compiere in questo periodo per avere un comportamento più sostenibile nei confronti dell’ambiente.
1. Imbandire la tavola con stoviglie biodegradabili.
Apparecchiare la tavola delle feste senza impiegare piatti e bicchieri di plastica. Sono disponibili diverse alternative biodegradabili e compostabili.
2. Cucinare con prodotti biologici
In cucina, privilegiare prodotti provenienti da agricoltura biologica, locali, stagionali e liberi da OGM (organismi geneticamente modificati). Per le ricette si possono acquistare legumi e zafferano dalle terre colpite dal terremoto in Italia centrale, aiutando così questa parte del paese a ripartire.
3. Utilizzare pesce locale per le ricette
Tra i piatti tipici natalizi vi sono diversi menu a base di pesce. Greenpeace consiglia di consumare il pesce fresco locale che viene offerto dalla piccola pesca artigianale. Evitare merluzzo, salmone gamberi, tonno rosso e pesce spada.
4. Utilizzare mezzi pubblici per gli spostamenti.
Per spostarsi in città alla ricerca di regali o per altri acquisti Greenpaece consiglia di utilizzare i mezzi pubblici o la bici. Portiamo con noi buste e sacchetti riutilizzabili. Meglio ridurre i regali e comunque preferire prodotti ecosostenibili, facendo attenzione all’imballo. Spesso riceviamo regali dove l’imballo è spropositato rispetto al regalo.
5. Comprare lampadine a basso consumo.
Per creare l’atmosfera natalizia scegliamo lampade a LED. A parità di illuminazione, con la tecnologia LED si ha un risparmio energetico dal 50 all’80 per cento. Collegare poi le luci a un timer, in modo da attivarle solo in un determinato periodo, consente di risparmiare energia.
6. Utilizzare energia rinnovabile.
Installare un pannello solare o diventare membri di una cooperativa che produce energia 100 per cento rinnovabile.
7. Acquistare abbigliamento sostenibile.
Se si vuole acquistare un capo d’abbigliamento, per sé o da regalare, orientare la scelta verso marchi impegnati nell’eliminazione di sostanze chimiche pericolose.
8. Acquistare meno vestiti.
In media, una persona acquista il 60 per cento in più di prodotti d’abbigliamento ogni anno e la loro durata media si è dimezzata rispetto a 15 anni fa, producendo montagne di rifiuti tessili. Scegliere capi d’abbigliamento che durino nel tempo e possano essere riparati. Uno dei costi maggiori per il pianeta viene dal crescente uso di fibre sintetiche: il poliestere, in particolare, emette quasi tre volte più CO2 nel suo ciclo di vita rispetto al cotone. Questo materiale può impiegare decenni a degradarsi e contamina l’ambiente marino sotto forma di microfibre in plastica.
9. Controllare le etichette dei bagnoschiuma.
Controllare che nei bagnoschiuma o altri prodotti di bellezza o per l’igiene personale che regaliamo non ci siano microsfere di plastica (compaiono tra gli ingredienti alla voce Polietilene o Polipropilene) che vengono inserite per il loro potere abrasivo e poi finiscono per contaminare il mare ed essere ingerite dai pesci che poi arrivano sulla nostra tavola.
10. Diventare i primi sostenitori dell’ambiente.
Diventare attivisti di Greepeace, volontari o cyberattivisti partecipando a petizioni online, ricevendo aggiornamenti sulle ultime attività e contribuire a diffonderle in rete.