Gramellini e il dialogo tra Nicola Zingaretti e Montalbano: “Primarie PD? Gli elettori si erano rotti i cabbasisi di essere comandati da Renzi”
Il giornalista ha commentato la nomina del nuovo segretario del Pd sulla sua rubrica "Il Caffè"
GRAMELLINI ZINGARETTI MONTALBANO – Il giornalista Massimo Gramellini, due giorni dopo le Primarie del Pd che hanno stabilito la netta vittoria del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, sui suoi due avversari, Maurizio Martina e Roberto Giachetti, ha commentato in modo del tutto originale la nomina del nuovo segretario del Partito democratico.
Per farlo, all’interno della sua consueta rubrica “Il Caffè” sul Corriere della Sera, ha scelto di immaginare una stravagante e ironica conversazione tra Nicola Zingaretti e il fratello/commissario Montalbano, il poliziotto uscito dalla penna dello scrittore Andrea Camilleri e divenuto ormai un simbolo italiano grazie al volto di Luca Zingaretti.
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Durante il dialogo, scritto rigorosamente in siciliano (anche se un po’ masticato), il neo-eletto segretario del Partito democratico affida al fratello una nuova indagine: “M’a scusari Salvo – esordisce Nicola Zingaretti – ti dovrei dare una camurria. Vorrei fare un partito di sinistra che possa prendere i voti delle persone di sinistra. Ma dove sono questi elettori?”.
Chiara dunque la richiesta del governatore del Lazio al fratello poliziotto: trovare tutte le persone di sinistra che, alle ultime tornate elettorali, deluse dai dem sono migrate verso altri lidi e altri partiti. Ma Montalbano non si scoraggia per la missione, anzi “si ricorda di fare qualcosa che a sinistra non faceva più nessuno: uscire per strada”.
E lì, continua Gramellini, il commissario vede tutte quelle persone di cui parlava il fratello, che passeggiano “sotto un cielo senza più cinquestelle”. “Una gran mole di operai precari, insegnanti, pensionati e persone di periferia, chini di scanto e di ràggia (pieni di spavento e di rabbia, ndr), che non vogliono più farsi babbiare (ingannare) da Di Maio e da Salvini”.
Queste persone, spiega ancora Gramellini in veste di narratore, “si sono rotte i cabbasisi di essere comandate da quello di Firenze, che scatenava scatasci solo per fari scumazza (che sollevava polveroni per niente), ma speravano di trovare un politico tranquillo”.
E chi – si chiede Montalbano – meglio di Nicola Zingaretti, potrebbe ricoprire questo compito? “Lui non saprebbe uccidere una mosca, ma saprebbe fare patti con tutte le mosche del mondo per uccidere le zanzare“.
La rubrica, sempre per bocca di Salvo Montalbano, si conclude con una battuta: “Che se poi la sinistra si rimette a fare la sinistra, anche la destra si mette a fare la destra e invece di scassare i cabbasisi con gli stranieri, comincia ad abbassare le tasse”.