Il governo compra nuove auto blu e grigie: in arrivo 8.280 mezzi
Fin dall’insediamento del governo Lega-M5s, sia Matteo Salvini che Luigi Di Maio hanno più volte sottolineato il loro impegno per un taglio della spesa pubblica, criticando anche i precedenti esecutivi. Ma stando a quanto emerge dai bandi pubblicati dalla Consip, la centrale acquisti dello Stato, c’è un settore in cui il governo giallo-verde non ha intenzione di badare a spese.
Nei prossimi mesi, infatti, sono in arrivo ben 7.900 nuove auto grigie (vetture con o senza autista con una cilindrata inferiore a 1600 cc), che verranno messe a disposizione della Pubblica amministrazione assieme a 380 nuove auto blu (vetture con una cilindrata superiore a 1600 cc) .
Il progetto, pensato per rinnovare il parco auto degli uffici dell’esecutivo (dai ministeri ai comuni, dalle regioni alle asl) è arrivato a buon punto. Il bando per il noleggio delle auto grigie, infatti, prevedeva che proprio in questi giorni scadesse il termine per la ricezione delle offerte. Quello delle auto blu, invece, è addirittura arrivato alla fase successiva, con i mezzi che dovrebbero arrivare entro ottobre 2019.
I costi? Secondo quando pubblicato dalla Consip, l’investimento del governo dovrebbe attestarsi a 168 milioni di euro (120 per le auto grigie, 48 per quelle blu). Una spesa, dunque, abbastanza alta se si considera che solo ieri il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha sottolineato che “nel 2019 la crescita dell’Italia si avvierà allo zero“.
Delle 7.900 auto grigie in arrivo, circa 1.500 andranno alle forze dell’ordine. Circa 2.000, invece, saranno le vetture operative noleggiate, cui si aggiungono 1.750 veicoli intermedi, 1.250 mezzi commerciali, 1200 auto a doppia alimentazione (benzina e gpl o benzina e metano) e anche 200 motociclette.
Per quanto concerne le auto grigie, invece, si parla dell’acquisto di autoveicoli blindati: 140 berline a tre volumi (totale spesa: 15 milioni di euro), 80 a cinque porte (9 milioni di euro) e 160 fuoristrada (23 milioni).
Se i numeri della nostra economia, dunque, da quel che sembra sono destinati a calare, non sarà lo stesso per le auto di Stato.