Il governo ha approvato il decreto sull’obbligo dei vaccini a scuola
L'obbligo riguarda asili nido e scuole materne. Il decreto prevede inoltre l'aumento del numero di vaccini obbligatori, che passano da 4 a 12
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che reintroduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola. “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale” è il titolo del provvedimento.
La linea che è passata è quella della ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli che prevedeva l’obbligo dei vaccini agli asili nido e alle scuole materne. Per le scuole dell’obbligo, invece, l’assenza delle vaccinazioni provocherà solo un’ingente sanzione pecuniaria.
La linea della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, prevedeva invece l’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione a elementari, medie e primi due anni di superiori.
Il decreto prevede inoltre l’aumento del numero di vaccini obbligatori, che passano da 4 a 12. Diventano obbligatori i vaccini contro morbillo, parotite, rosolia e varicella e i due contro la meningite, di ceppo B e C.
“Di fronte a questa obbligatorietà abbiamo deciso alcune misure”, ha detto il premier Gentiloni che ha aggiunto: “L’obiettivo è ridurre al minimo nei prossimi mesi e anni la fascia di popolazione non protetta”. L’urgenza del decreto, ha spiegato il presidente del Consiglio, deriva dalla diffusione, negli ultimi mesi, di teorie anti scientifiche che hanno portato un abbassamento della protezione.
“Le vaccinazioni sono uno strumento fondamentale di salute pubblica”, ha detto la ministra alla Salute Beatrice Lorenzin, elencando i problemi legati al calo delle coperture che si sta registrando in questi anni.
Non condivide la linea Fedeli Roberto Burioni, professore di microbiologia e virologia al San Raffaele di Milano e attivo nel campo della divulgazione scientifica. “I bambini non vaccinati a causa dell’egoismo e della superstizione dei genitori sono un pericolo per tutti gli altri bambini, in particolare per quelli malati che non si possono vaccinare. Questi bambini sfortunati hanno un diritto allo studio altrettanto sacrosanto quanto i non vaccinati; e insieme a loro tutta la società, compresi noi due, ha il diritto alla salute, messa in pericolo dalle mancate vaccinazioni”, scrive Burioni.
“Se mi saltasse l’idea di fare truccare la mia automobile potenziandone il motore senza omologarla la polizia stradale non si limiterebbe, giustamente, a farmi una salata multa. Mi sequestrerebbe l’auto perché un veicolo truccato in maniera pericolosa mette a rischio sia il conducente, sia gli altri automobilisti. Da quello che leggo sembra invece che lei auspichi che, a fronte del pagamento di una multa, venga concesso a dei genitori di mettere a rischio la salute dei loro figli, dei figli degli altri e anche di tutti noi. In questo caso non parlo solo da medico e da scienziato; parlo anche da cittadino e da padre. Il fatto che il Ministro responsabile dell’istruzione di mia figlia possa esprimere pubblicamente una simile posizione mi fa orrore, e mi fa sperare che simili follie non trovino ospitalità nel Consiglio dei Ministri, dove non sono felice che sieda con un così delicato incarico una persona che da un lato difende il diritto all’istruzione, dall’altro auspica che venga consentito infrangere il diritto alla Salute a fronte di un semplice pagamento in denaro”, ha aggiunto Burioni.