Regeni, Shoukry: “Determinati a trovare la verità ma i documenti della nostra procura sono disponibili”
Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, è tornato a parlare del caso Regeni durante la conferenza Rome Med Forum 2017, in corso in questi giorni a Roma
Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, è tornato a parlare del caso Regeni durante la conferenza Rome Med Forum 2017, in corso in questi giorni a Roma.
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Secondo Shoukry, la vicenda del ricercatore scomparso e ucciso in Egitto all’inizio del 2016 “ha avuto un impatto sulle relazioni tra Il Cairo e Roma”, le cui procure nazionali stanno però “collaborando sin dalle prime fasi e lo stanno facendo molto bene.”
Nelle parole del ministro, il governo egiziano è “pronto a fare tutto il possibile per portare a termine la tragica vicenda” e ha sempre incoraggiato le indagini del procuratore assegnato che, nonostante lavori in maniera autonoma, ha il sostegno del Cairo “affinché trovi la verità.”
Alla domanda rivolta da un giornalista sul perché né il fascicolo dell’inchiesta, né le immagini delle telecamere che hanno ripreso gli ultimi momenti di Giulio Regeni prima della scomparsa fuori da una stazione della metropolitana siano ancora disponibili, Shoukry ha risposto dicendo che “i risultati delle indagini fino a oggi condotte sono già disponibili”, mentre per quanto riguarda la diffusione dei filmati non c’è ancora nessuna data certa.
“Il compito di recuperare le immagini, cancellate regolarmente dai sistemi di sicurezza, è stato affidato a una società europea dotata di un software speciale per questo tipo di compiti. Si tratta di un processo lungo e costoso”, ha spiegato il ministro degli Esteri egiziano.
Tuttavia, Shoukry ha assicurato la volontà dell’Egitto di diffondere pubblicamente le immagini riprese dai circuiti di sicurezza non appena pronti i risultati delle analisi.