I giubbotti con pelliccia di cane procione spacciati per sintetici
In un'operazione della Guardia di finanza di Verbania sono stati sequestrati 140 prodotti, venduti da un importatore milanese accusato di frode
Gli uomini della compagnia di Verbania della Guardia di finanza hanno sequestrato l’1 febbraio 140 giubbotti stoccati in un negozio di un cittadino cinese di Verbania, e successivamente da un importatore milanese. I cartellini del materiale di fabbricazione indicavano una composizione al 100 per cento sintetica, ma in realtà i giubbotti erano intessuti con pelliccia animale.
“I beni venivano posti in commercio con l’indicazione sui cartelli della composizione in materiale sintetico”, spiegano le Fiamme Gialle. “Ma accertamenti tecnici hanno consentito di riscontrare come la pelliccia apposta sugli stessi fosse di origine animale, in particolare di cane procione, specie originaria dell’Asia”.
Il sistema era finalizzato a danneggiare i consumatori, certi di acquistare un prodotto diverso da quello che avrebbero effettivamente acquistato. L’importatore milanese è accusato di frode in commercio. La merce sequestrata era arrivata fino al mercato di Verbania.
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