Gino Sorbillo “nero” per solidarietà al giocatore del Napoli Koulibaly
Il pizzaiolo napoletano si schiera al fianco del giocatore del Napoli, ricoperto dagli insulti durante la partita della squadra di Ancelotti contro l'Inter
“Oggi lavorerò così con la pelle scura per protesta contro qualsiasi forma di razzismo. Avete rotto razzisti, insultateci tutti forza!”. A scrivere queste parole è Gino Sorbillo, uno dei pizzaioli più apprezzati e conosciuti a Napoli e nel mondo.
La frase accompagna una foto in cui Sorbillo appare col volto dipinto di nero. Quello del pizzaiolo è un gesto di solidarietà nei confronti del calciatore del Napoli Kalidou Koulibaly, investito da pesanti insulti razzisti durante tutta la durata della partita di mercoledì 26 dicembre, quando, al Meazza, il Napoli di Ancelotti ha affrontato l’Inter, uscendo sconfitto dal match.
Nella foto postata sui social da Gino Sorbillo, il pizzaiolo tiene in mano un cartello: “Siamo tutti Koulibaly. Abbasso il razzismo”. In tanti, all’indomani della partita si sono schierati in difesa del calciatore del Napoli. Al termine della partita è stato lo stesso campione a scrivere un post in cui commentava quanto accaduto durante l’incontro sugli spalti dei tifosi.
“Mi dispiace la sconfitta e soprattutto avere lasciato i miei fratelli! Però sono orgoglioso del colore della mia pelle. Di essere francese, senegalese, napoletano: uomo”, ha scritto sui social.
La sera nera di Koulibaly
Non è stata una serata facile, quella del 26 dicembre, per Kalidou Koulibaly. Il difensore del Napoli è stato espulso a dieci minuti dalla fine del match tra Inter e Napoli dopo un fallo su Politano e un applauso ironico rivolto all’arbitro Mazzoleni.
Ma l’intera partita del senegalese è stata estremamente amara e sofferta, a causa degli ululati razzisti con cui è stato offeso da alcuni sostenitori nerazzurri. Tanto che, secondo alcuni suoi compagni di squadra, Koulibaly avrebbe applaudito in maniera polemica proprio a quei tifosi, e non all’arbitro.
Con il post pubblicato sui social e diventato presto virale il difensore della squadra partenopea ha fatto intendere come il suo gesto fosse stato dettato dal nervosismo per gli insulti razzisti.