Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

La festa di Santa Sara che ogni anno raduna in Francia i gitani d’Europa

Immagine di copertina

Il 24 maggio di ogni anno a Saintes Marie de la Mer, cittadina della regione francese della Camargue, viene celebrata la festa religiosa più importante per il popolo rom

Santa Sara, la “Santa Nera” o “Sara-la-Kali”: sono tutti nomi della patrona di 12 milioni di persone che vivono in giro per l’Europa da più di mille anni.

Si tratta del popolo rom, che il 24 maggio di ogni anno si raduna a Saintes Marie de la Mer, cittadina della regione francese della Camargue. Per l’occasione, la statua di Sara viene portata fuori dalla piccola chiesa del paese e celebrata da una processione di gitani, manouches, sinti, kalé e altri gruppi. È la festa della “gens du voyage”, di “chi è sempre viaggio”, come amano definirsi.

Seduti sopra maestosi cavalli bianchi, tra le onde vicino alla riva, ci sono i gardians, tipici mandriani della zona paludosa della Camargue. Dietro, migliaia di persone si affollano per portare la statua di Sara in mare aperto: un rito che, come affermano gli studiosi, affonda le radici nella religione induista. I fedeli, infatti, si bagnano proprio come nel fiume Gange in India, il luogo da cui si ritiene abbia avuto inizio il lungo viaggio dei rom.

Si festeggia una santa che non è mai stata riconosciuta dalla Chiesa cattolica, ma che viene celebrata ogni anno da migliaia di persone. L’inno dei gitani è Gelem Gelem, “camminando camminando”, quasi a sottolineare l’eterna vocazione del viaggio di questo popolo.

È evidente a Saintes Marie de la Mer, nello stuolo di roulotte e caravan parcheggiate in ogni angolo della cittadina francese. E nelle musiche che riecheggiano nell’aria: flamenco, jazz manouches, rumba e musiche balcaniche, stili contaminati e rielaborati, frutto dell’incontro di queste popolazioni con i territori che hanno raggiunto nel corso del loro lungo cammino.

Il videoreportage di Yuri Bianchi per TPI, realizzato con il patrocinio della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano, racconta tutto questo attraverso le voci dei partecipanti e degli organizzatori, offrendo uno sguardo su un mondo poco visibile ricco di magia e mistero:


Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI