Congresso di Verona, Vittorio Feltri: “Lilli Gruber ha più diritto dei suoi ospiti a parlare di aborto? Dimentica di essere in menopausa”
Vittorio Feltri e il Congresso delle Famiglie di Verona. L’editorialista di Libero non ha preso parte alla convention, ma ha commentato sui social quanto sta accadendo – l’evento si concluderà il 31 marzo 2019.
Il giornalista, sul proprio profilo Twitter, ha prima scritto: “Il convegno sulla famiglia che si svolge a Verona è osteggiato dai gay e generi affini, i quali non hanno ancora capito che tutta l’umanità è venuta al mondo grazie alla vagina e a un pene che l’ha fecondata. L’ano, per quanto rispettabile, non ha mai procreato”.
Poi, seguendo in televisione Otto e mezzo, il programma in onda su La7 condotto da Lilli Gruber – incentrato, il 29 marzo, proprio sul Congresso – ha commentato: “La @Gruber dice che lei ha più diritto dei suoi ospiti di parlare di aborto. Perché è femmina. Ma si dimentica di essere in menopausa, quindi non ha più titoli dei maschi per discettare del tema”.
Insomma, come è già successo in passato, Feltri ha espresso la sua opinione senza mezzi termini. La maggior parte degli utenti, però, non ha apprezzato le sue parole.
Vittorio Feltri, infine, a proposito dell’evento dedicato alle Famiglie ha detto: “Sono tutti furibondi perché a Verona al convegno sulla Famiglia hanno mostrato l’effigie di un feto, ma nessuno si è scandalizzato che i feti vengano eliminati come spazzatura. Uccidere le creature senza il loro assenso va bene, concedere la eutanasia è vietato. Imbecilli”.