“Fabio Fazio vergogna: servo dei migranti e dello ius soli. Usa i bambini-eroi per propaganda al PD”
I durissimi attacchi al conduttore arrivano dai quotidiani schierati a destra
“Fabio Fazio sfrutta i bambini-eroi per fare un piacere alla sinistra”; “La vergogna di Fabio Fazio: ius soli e migranti, Rai Uno si trasforma in Repubblica”.
E ancora: “Fazio s’attacca al bus per far la lezioncina pure sulla cittadinanza”. Sono alcuni dei titoli comparsi lunedì 25 marzo su alcuni giornali di area centrodestra, come Libero e Il Giornale, per commentare l’ultima puntata di Che tempo che fa.
Nella popolarissima trasmissione, Fazio ha avuto come ospiti Ramy Shehata e Adam El Hamami, i due bambini eroi dello scuolabus dirottato e poi dato alle fiamme a San Donato Milanese.
Ramy e Adam, nel corso della puntata, hanno incontrato i due carabinieri che hanno portato in salvo la scolaresca ostaggio di Oyssenou Sy.
Abbracci, sorrisi, momenti commoventi. Ma, come detto, a destra c’è chi non ha affatto apprezzato lo show, non tanto nella parte che ha visto protagonisti i due bambini, quanto nella successiva intervista al direttore di Repubblica Carlo Verdelli.
Una sequenza studiata a tavolino, secondo la stampa di destra, per costruire uno spot per lo ius soli in piena regola.
“Poteva mancare lui, Fabio Fazio, nella lista di coloro che approfittando del caso di Ramy e Adam tentano di rimettere in pista il carro dello ius soli? No che non poteva”, scrive Libero.
“Come? Ospitando su Rai1 proprio i due ragazzi che hanno dato il via al nuovo tormentone sullo ius soli e Carlo Verdelli, direttore di Repubblica, il quotidiano che da tre giorni ha rilanciato in grande stile il tema della modifica delle norme sulla cittadinanza”.
Viene poi analizzato proprio l’intervento del direttore di Repubblica, reo di tirare la volata alla legge sulla cittadinanza sfruttando, come Fazio, il gesto eroico dei due bambini.
Il Giornale rincara la dose: “La sostanza è che la trasmissione punta dritta su Salvini […] Siamo alla vigilia delle Europee e il tema dello ius soli torna ad infiammare il Palazzo. La sinistra, con il solito codazzo radical chic, prova a salire sul pullman per recuperare visibilità e centralità”.
“Il tema è complesso e si presta a strumentalizzazioni facili da una parte e dall’altra e però su Rai1 viene semplificato come un fumetto in cui si fronteggiano i buoni e i cattivi”.
Un attacco su tutta la linea insomma. Anche Il Secolo d’Italia non la tocca piano: “Che ora il mondo progressista di cui il conduttore di Che Tempo che fa è espressione strumentalizzi i ragazzi come simbolo della linea politica del Pd e della sinistra tutta è francamente troppo. Imbarazzante”.