La famiglia di Giulio Regeni chiede il rientro dell’ambasciatore in Egitto
Lo ha dichiarato durante una conferenza stampa tenutasi al Senato
Il 29 marzo del 2016 i genitori di Giulio Regeni, lo studente italiano scomparso e trovato morto al Cairo lo scorso gennaio, durante una conferenza stampa tenutasi presso il Senato italiano, hanno chiesto al governo una risposta forte, che se necessario consista nel richiamare l’ambasciatore italiano in Egitto, qualora gli investigatori non dovessero portare notizie veritiere su quanto accaduto a loro figlio.
“Abbiamo una foto che mostra le torture su di lui” ha dichiarato Paola Regeni, madre dello studente, che ha aggiunto che spera di non essere costretta a mostrarla per richiamare l’attenzione sulla vicenda.
Nell’ambito della conferenza stampa è intervenuto anche Luigi Manconi, esponente del Partito Democratico e presidente della commissione parlamentare diritti umani, che ha chiesto al ministero degli Esteri di inserire l’Egitto tra i paesi non sicuri, in base a quello “che è successo a Giulio Regeni e a numerose altre persone”.
Secondo Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni, il governo egiziano finora avrebbe messo in atto più di un depistaggio nei confronti delle indagini in corso.