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Home » News

“Così devono morire i pentiti: bruciati”: macabra intimidazione ai falò di Castellammare

L'inquietante scritta, accompagnata da un manichino appeso alla legna, rovina una delle tradizioni dell'Immacolata della città nel napoletano

La camorra approfitta del falò dell’Immacolata, una delle tradizioni secolari di Castellammare di Stabia, nel napoletano, per lanciare uno dei suoi inquietanti messaggi ai collaboratori di giustizia.

“Così devono morire i pentiti: bruciati” si legge su un lenzuolo appeso, assieme a un manichino, sulla pila di legna preparata per il falò nel quartiere Saporito, rione della periferia di Castellammare.

Quella andata in scena nel cosiddetto “Bronx Faito” era una festa parallela a quella legale che si è svolta nella villa comunale, con oltre 15mila persone e i tradizionali fuochi.

Nei giorni scorsi il sindaco di Castellammare aveva emanato un’ordinanza per vietare i fuochi abusivi nei quartieri, ma evidentemente non è stata rispettata.

Sull’episodio, accolto dagli applausi della folla che attendeva in festa i fuochi d’artificio, stanno indagando adesso gli uomini della polizia.

Il messaggio contro i “pentiti” è arrivato qualche giorno dopo un blitz anticamorra della polizia, che ha arrestato alcuni vertici dei clan dell’area stabiese e dei vicini monti Lattari.

L’inquietante intimidazione è stata anche ripresa in un video. Le immagini hanno fatto subito il giro dei social, scatenando polemiche.

Falò dell’Immacolata | La tradizione

Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, a Castellammare di Stabia, da tanti anni si accendono alcuni falò in onore dell’Immacolata. Da tempo però la tradizione religiosa viene oscurata da diversi comportamenti discutibili.

Nel tentativo di dar vita al fuoco più alto del quartiere, ogni anno infatti si scatena una folle ricerca della legna. La competizione che si crea tra le famiglie e tra i rioni di Castellammare crea anche danni ambientali: spesso infatti, vengono tagliati alberi in modo incontrollato. Tutto per recuperare legna per il falò.

L’episodio dell’altra notte accende un faro anche sul ruolo dei clan nel falò per l’Immacolata, che già in altri episodi era diventato un mezzo attraverso cui veicolare messaggi inquietanti.

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