ExoMars, la missione su Marte alla ricerca di tracce di vita
Una sonda verificherà se il metano nell'atmosfera di Marte ha origine biologica o geologica. L'iniziativa europea con l'agenzia spaziale russa. Italiani in primo piano
È partita lunedì 14 marzo 2016 la missione europea ExoMars che ha il fine di cercare tracce di vita su Marte. Il razzo Proton che trasporta la sonda Tgo (Trace Gas Orbiter) è stato lanciato questa mattina dalla base russa di Bailkonur, in Kazakistan.
Scopo della missione organizzata dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscosmos) è capire se il metano rilevato nell’atmosfera del pianeta rosso sia prodotto da microbi o abbia origine geologica.
Un viaggio di sette mesi alla velocità di 33 mila chilometri orari, poi la sonda rilascerà il modulo di atterraggio (dedicato all’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli) che comincerà la discesa nell’atmosfera marziana.
Se i dati saranno incoraggianti, nel 2018 partirà la seconda fase della missione con l’invio sulla superficie di un rover, un robot telecomandato per fare rilevazioni sul terreno di Marte.
L’Italia ha un ruolo di primo piano nella missione. L’Associazione spaziale italiana (Asi) è il principale finanziatore con un contributo di 350 milioni di euro, mentre il gruppo Finmeccanica e Thales Alenia Space Italia sono i partner principali e i responsabili della fase progettuale.
La presenza di metano su Marte ha un grande interesse scientifico perché i raggi ultravioletti provenienti dal sole hanno la capacità di consumare la riserva di metano presente sull’atmosfera marziana in poche centinaia di anni, il che suggerisce che ci sia una continua fonte di rinnovamento sul pianeta.
Gli scienziati vogliono scoprire quale sia la fonte del gas. Una prospettiva affascinante è che possa avere un’origine biologica, visto che la maggior parte del metano nell’atmosfera terrestre è prodotto appunto da microbi.
Le prime notizie sull’andamento della missione saranno diffuse alle 21:15 di stasera 14 marzo.