L’Etna si è “svegliato” di nuovo: cenere dal cratere, aeroporto in allerta
L’Etna si è “svegliato”. Di nuovo. Dopo le eruzioni e lo sciame sismico di dicembre dalla mattina di venerdì 8 febbraio, da poco prima delle 9, è in corso una “poderosa emissione di cenere dal cratere di Nord-Est dell’Etna”.
Registrata anche “un’intesa attività eruttiva di tipo stromboliano: la cenere è spinta dal vento in direzione Sud-Est”. L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mantenersi intorno a valori medio-bassi. I dati sono resi noti dall’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania.
Al momento la cenere non condiziona l’operatività dell’aeroporto che resta aperto e senza limitazioni. La decisione è stata presa dall’unità di crisi dello scalo, che tornerà a riunirsi nel pomeriggio per una nuova valutazione della situazione.
Il vulcanologo Marco Neri, primo ricercatore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania, ha spiegato così la situazione al Giornale di Sicilia: “Continuano con alterna energia le emissioni di cenere dai crateri sommitali dell’Etna. Questa mattina il protagonista è il Cratere di Nord-Est, che sparge il suo denso e scuro pennacchio sul versante sud-orientale del vulcano, grazie al vento che spira da settentrione”.
Per questo motivo, “la Sala Operativa dell’INGV di Catania ha appena diramato un comunicato VONA (Volcano Observatory Notice for Aviation) che ha innalzato il livello di attenzione a rosso”.
Questo invece il comunicato dell’’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania: “Le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 08:36 di stamane, 8 febbraio, una nuova emissione di cenere. Durante la mattinata odierna, l’attività del Cratere di Nord Est si è intensificata. La cenere è spinta dal vento in direzione Sud Est. L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mantenersi intorno a valori medio-bassi”.