Etiopia: chi sono le due dipendenti della Fao vittime del disastro aereo
Avrebbero dovuto partecipare alla conferenza sul clima organizzato dalle Nazioni Unite in Kenya
Sono otto i cittadini italiani che hanno perso la vita nell’incidente aereo in Etiopia avvenuto il 10 marzo 2019.
Tra le vittime ci sono due ragazze di origini romane: la trentenne Pilar Buzzetti e Virginia Chimenti.
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Pilar Buzzetti lavorava da più di tre anni al World Food Programme dell’Onu e aveva anche avuto l’incarico di consulente per l’associazione di studio, ricerca e internazionalizzazione in Eurasia e Africa.
La ragazza era sull’aereo della Ethiopian Arlines diretto a Nairobi: nella capitale del Kenya Buzzetti avrebbe dovuto partecipare alla conferenza sul clima organizzato dalle Nazioni Unite.
Ex studentessa dell’Università Roma Tre, aveva conseguito una laurea specialistica alla Luiss in Relazioni internazionali, Scienze politiche e governo.
Vittima dell’incidente aereo anche Virginia Chimenti: funzionaria consulente Budget Officer del WFP dell’Onu, era una ex studentessa dell’università Bocconi di Milano.
Aveva frequentato anche il liceo scientifico “Amedeo Avogadro”, istituto del quartiere Coppedè di Roma.
A perdere la vita nel disastro aereo dell’Ethiopian Airlines sono stati tre volontari della Onlus di Bergamo Africa Tremila: il presidente Carlo Spini, la moglie Gabriella Vigiani e il tesoriere Matteo Ravasio.
Sullo stesso volo c’era anche Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale e assessore ai beni culturali della Regione Sicilia, e Paolo Dieci, presidente della Ong Cisp (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli) e rete LinK 2007.
La Farnesina ha confermato che sul volo erano presenti otto cittadini italiani.
“Oggi è un giorno di dolore. Nell’aereo della Ethiopian Airlines precipitato dopo il decollo da Addis Abeba vi erano anche nostri connazionali. Ci stringiamo tutti ai familiari delle vittime rivolgendo loro i nostri partecipi, commossi pensieri”, è stato il commento del presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, pubblicato su Twitter.