Esplosione al porto industriale di Livorno | Cosa sappiamo finora
Due operai sono morti e uno è rimasto gravemente ferito in seguito allo scoppio di un serbatoio che conteneva acetato di etile
Il 28 marzo 2018 un’esplosione nel porto industriale di Livorno ha provocato la morte di due operai di 23 e 52 anni e il ferimento di un terzo.
L’incidente si è verificato intorno alle ore 14.00. A esplodere è stato un serbatoio contenente acetato di etile, una sostanza altamente infiammabile.
Lo scoppio è avvenuto nella zona del porto in cui sono stoccati gli oli combustibili, nel settore 28, all’interno del deposito numero 62, della società Neri.
Il boato è stato udito in diverse parti della città.
Gli operai coinvolti nell’incidente erano dipendenti della Labromare, azienda acquistata nel 2014 dal gruppo Neri. La Labromare si occupa di smaltimento dei rifiuti e anti-inquinamento marino.
Gli addetti stavano effettuando lavori di manutenzione. La deflagrazione è avvenuta durante le operazioni di trasferimento di combustibile in un silo all’altezza dell’accosto 29 del porto.
#Livorno #28mar 14:30, esplosione di un grosso serbatoio in un deposito nella zona costiera: #vigilidelfuoco intervenuti per la verifica e messa in sicurezza dei serbatoi limitrofi. Due operai coinvolti nello scoppio sono deceduti. Intervento in corso pic.twitter.com/8nccHZZM8j
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) March 28, 2018
Un operaio è stato investito in pieno dall’esplosione ed è morto sul colpo, un altro era ancora in vita al momento dell’arrivo dei soccorsi ed è deceduto sull’ambulanza che lo stava trasportando in ospedale. Gli operatori sanitari hanno tentato inutilmente di rianimarlo. Un terzo operaio è rimasto gravemente ferito.
L’esplosione ha inoltre provocato l’inclinazione del serbatoio. Per permettere la messa in sicurezza dell’area, tutta la zona intorno al luogo dove si è verificato l’incidente è stata evacuata.
Sul posto, oltre alle ambulanze del 118, sono arrivate diverse squadre dei vigili del fuoco, arrivate anche con una motobarca via mare, oltre ai tecnici dell’azienda.
“Il primo pensiero va alle vittime e ai loro familiari, che si porteranno dietro questo dolore tutta la vita. Tutto in nome del lavoro. E questo è inaccettabile”, ha dichiarato il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin.
“Giorno orribile per il lavoro in Toscana. Un bollettino di guerra. Massa, Livorno, Massa Marittima, Terranuova Bracciolini. Mi sto recando a Livorno per il tragico incidente”, ha scritto su Twitter il governatore della Toscana, Enrico Rossi.
Mi sto precipitando a #Livorno da #Firenze, viste le tragiche notizie che arrivano dal porto, dove una violenta esplosione ha distrutto una cisterna e provocato, pare, morti e feriti pic.twitter.com/dFg89gRIYi
— Filippo Nogarin (@nogarin) March 28, 2018
Giorno orribile per il #lavoro in #Toscana. Un bollettino di guerra. Massa, Livorno, Massa Marittima, Terranuova Bracciolini. Mi sto recando a Livorno per il tragico incidente avvenuto intorno alle 14.
— Enrico Rossi (@rossipresidente) March 28, 2018