Empoli, ha forti dolori all’addome ma l’ospedale la rimanda a casa: donna incinta di 9 mesi perde il bambino
Lei, 37 anni e già madre da 2 anni e mezzo, era andata al pronto soccorso porche ore prima perché accusava forti dolori addominali
A Empoli, una donna di 37 anni incinta di 9 mesi ha perso il bambino dopo esser stata rimandata a casa dall’ospedale dove era andata perché accusava forti dolori addominali.
La donna, già madre di una bambina di 2 anni e mezzo, si era rivolta al pronto soccorso ostetrico dell’ospedale San Giuseppe venerdì 2 novembre 2018.
Nella struttura, come riferisce la Asl Toscana Centro in una nota, i medici le avevano effettuato il tracciato cardiotocografico e l’ecografia, da cui però non si erano evidenziate anomalie.
La donna aveva anche riferito di soffrire da tre giorni di gastroenterite, ma la specialista ginecologa non ha riscontrato elementi di evidenza, così la donna è stata rimandata a casa.
Poche ore più tardi però i dolori sono tornati, ancora più forti di prima, ed è dovuta tornare al tornare al pronto soccorso. Questa volta gli esami, gli stessi del pomeriggio, hanno dato un esito completamente diverso: la donna aveva perso il bambino.
Dagli esami si era riscontrata morte fetale intrauterina, con emorragia addominale in atto. Con un cesareo d’emergenza, i medici sono riusciti a salvare l’utero della donna ma per il bimbo non c’era più nulla da fare. La donna è stata poi ricoverata nel reparto di ostetricia in condizioni di salute definite “buone” dai medici.
Sulla vicenda “è già stato disposto riscontro diagnostico che verrà effettuato nella mattinata di domani ed è già stato attivato il percorso del rischio clinico aziendale”, come ha riferito la Asl.
“Esprimo prima di tutto il mio cordoglio e la vicinanza alla famiglia. Da sempre poniamo massima attenzione al percorso nascita e assicuro che ogni approfondimento verrà compiuto per chiarire quanto avvenuto all’ospedale di Empoli” ha scritto l’assessore regionale della Toscana al Diritto alla salute, Stefania Saccardi.
“La Direzione regionale della sanità provvederà a nominare un gruppo di esperti, in aggiunta al percorso di rischio clinico avviato dalla Asl Toscana centro. Quanto accaduto verrà esaminato valutando i fatti e l’adeguatezza delle procedure seguite”.