Elezioni, in Abruzzo prove di nuovo centrodestra. Ma Salvini “nasconde” Berlusconi sui social
Matteo Salvini non muove foglia che la sua pagina ufficiale su Facebook non colga. Tutti i comizi e le conferenze stampa del segretario leghista sono regolarmente trasmesse in diretta sui suoi canali social, anche Twitter e Instagram: la copertura è da sempre integrale.
Ma oggi, 7 febbraio, c’è stato un buco dal chiaro significato politico nella giornata pubblica del ministro dell’Interno: la conferenza stampa di Pescara per le elezioni in Abruzzo con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.
L’evento, diversamente dagli altri comizi della lunga giornata in Abruzzo, non è infatti stato trasmesso in diretta sulla pagina Facebook del ‘capitano’.
Un’eccezione curiosa per un leader politico che dà conto sui social di tutti gli eventi della sua vita pubblica, con qualche incursione anche in quella privata.
“La chiusura ufficiale della campagna elettorale della Lega in Abruzzo è quella al palazzetto Giovanni Paolo II”, spiegano dallo staff. La conferenza stampa è stata invece trasmessa sul profilo ufficiale di Berlusconi e su quello del candidato del centrodestra, il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Marsilio.
Il motivo? Strategia. Farsi vedere con Berlusconi e Meloni non avrebbe fatto piacere a molti suoi fan sui social e, soprattutto, sarebbe controproducente per chi, già in queste elezioni e – c’è da giurarsi – alle prossime europee, punta in maniera chiara a erodere ulteriore consenso al Movimento 5 stelle, puntando sul fascino dell’”uomo forte del governo Conte”.
Salvini, Meloni e Berlusconi in conferenza stampa da Pescara
“Il mio appello al voto: esserci. Il treno del cambiamento non passa due volte. La Lega rappresenta il cambiamento, ma la buona amministrazione, la concretezza. Il Pd lo vedo assolutamente fuori gioco, i 5 stelle non stanno governando nulla mentre noi stiamo governando e bene tante regioni e tanti comuni da 20 anni, mi auguro che tanta gente voti”. Un messaggio elettorale destinato a creare polemiche con l’alleato di governo quello di Matteo Salvini, che più volte è stato tirato per la giacca da Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi per “tornare a casa” e “lasciare il Movimento 5 stelle”.
Niente da fare. Almeno per il momento: “Faccio con orgoglio il ministro dell’interno e intendo farlo per cinque anni” ha spiegato il vicepremier a margine della conferenza stampa, rispondendo alla domanda se sia possibile un rilancio del centrodestra unito a livello nazionale.
“A livello locale” ha aggiunto “saremo alleati. A livello nazionale la mia parola vale più di 1000 sondaggi. Mi possono dire che la Lega è il primo partito. Potrei fare domani il presidente del Consiglio, ma intendo fare quello dell’interno per 5 anni”.
Respinto quindi l’assist di Silvio Berlusconi, che ha sottolineato con enfasi come “il centrodestra è il depositario di tutti i valori della nostra civiltà, dei valori occidentali, della libertà, della democrazia, della solidarietà, della cristianità. Il centrodestra è stato il recente futuro, il presente e sono sicuro che sarà anche il futuro dell’Italia, dell’Ue, dell’Occidente”.
Più soft la linea tenuta da Giorgia Meloni, che si è limitata a dirsi “convinta della vittoria della coalizione del centrodestra alle regionali di domenica” e che “gli abruzzesi diranno ancora una volta che questo sentimento è maggioritario nei cittadini”. Parlando in conferenza stampa a Pescara con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, la presidente di Fratelli d’Italia ha poi però auspicato che una eventuale vittoria in Abruzzo possa essere di “buon auspicio per il futuro della nazione” e per un ritorno al governo del centrodestra. “Noi lavoriamo per rifondarlo”, ha insistito. Ma Salvini, da questo orecchio, almeno per il momento non sembra sentirci.