A San Lorenzo vietato il consumo di alcolici dopo le 21
“Violenze come quella che ha subito Desiree sono inaccettabili: A San Lorenzo divieto di consumo di alcolici dopo le 21 e intensificheremo i controlli insieme a nuovi agenti. ps Dopo Ostia procederemo con abbattimenti degli immobili abusivi dei Casamonica”. È il tweet con cui la sindaca di Roma ha annunciato il divieto del consumo di alcolici nel quartiere di Roma in cui è stata ritrovata la giovane Desirè, uccisa dopo essere stata drogata e stuprata.
Nel quartiere San Lorenzo è vietata la vendita e il consumo di alcolici in strada dopo le 21, e limitata la vendita da parte dei negozietti. Sono inoltre intensificati i controlli della polizia.
È in vigore, fino al 6 marzo, l’ordinanza che vieta la vendita, la somministrazione e la consumazione di alcolici e superalcolici nelle strade della movida romana.
Dalla sera tardi alle sette di mattina, nelle strade non si possono bere alcolici; vietata anche la somministrazione e la vendita di alcolici o superalcoliche nei locali, nei club privati e nei negozi, anche da distributori automatici.
Il divieto di consumo all’aperto o con asporto viene anticipato alle 21 per le zone: San Lorenzo, Esquilino, l’area della stazione Termini, Piazza Bologna, viale Ippocrate, piazzale delle Province.
Previste multe per consumatori ed esercenti.
“Poche settimane fa sono stata a San Lorenzo per stare al fianco dei cittadini che stanno lottando contro spacciatori e criminali. Serve una reazione decisa e concreta da parte di tutti, perché quello che è successo a Desiree è inumano, ingiusto e non deve ripetersi”, dice la sindaca.
“Per questo avevo chiesto da tempo al ministero una presenza più massiccia delle forze dell’ordine a Roma. Oggi l’ho ribadito nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: il Ministro Salvini mi ha garantito che presto in città arriveranno 154 poliziotti e 100 carabinieri in più”.
Il 24 ottobre il ministro Salvini si è recato a San Lorenzo, dividendo il quartiere era diviso a metà. C’era chi lo sosteneva e urlava: “Il quartiere è con te”.
E c’era chi ha contestato il ministro dell’Interno, come le femministe di “Non una di meno” che hanno srotolato uno striscione con scritto: “Salvini specula sulle tragedie. San Lorenzo non è la tua passerella elettorale”.
Davanti allo stabile occupato, dove è morta la sedicenne Desirée Mariottini, ce n’erano altri due di striscioni: “No alla strumentalizzazione sul corpo di Desiree” e “Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano”.
“Sei uno sciacallo”, hanno urlato altri abitanti del quartiere.
Virginia Raggi e gli sgomberi
La sindaca ha inoltre annunciato che alla riunione in Prefettura è stato affrontato un altro tema: quello degli sgomberi.
“Non spetta al Comune indicare dove intervenire ma abbiamo indicato alcuni criteri per definirne la priorità: si procede innanzitutto sulle situazioni a rischio crollo, sugli edifici pericolanti, sugli stabili con condizioni igienico-sanitarie degradate e su quelli per i quali è intervenuta una sentenza del tribunale”, ha detto la sindaca.
“Abbiamo parlato anche dell’abbattimento di alcuni immobili abusivi appartenenti al clan Casamonica: da quando ci siamo noi, abbiamo intensificato le azioni e a brevissimo procederemo con l’abbattimento delle case abusive. Il Ministero ha assicurato che ci aiuterà. Questo intervento è un motivo di orgoglio per Roma: dopo gli sgomberi degli Spada a Ostia, procederemo con gli abbattimenti degli immobili abusivi dei Casamonica alla Roma”.