Veneto, disoccupato marocchino restituisce un portafogli con 900 euro, l’imprenditore lo assume
Un uomo di origine marocchina di 59 anni, Omar Chamkou, ha trovato un portafogli con 900 euro. L’uomo stava passeggiando sulle rive del Brenta quando si è imbattuto nel borsello con la piccola fortuna. Il mattino dopo ha consegnato tutto al sindaco della sua città, Cartigliano del Vicentino, il borsello.
Il sindaco, Guido Grego, si è subito mobilitato per rintracciare il legittimo proprietario, che era un imprenditore della zona, che aveva dimenticato il portafogli sul cruscotto dell’auto dopo aver fatto benzina, racconta il Corriere del Veneto.
Il proprietario del portafogli, Bernardo Finco, titolare della Conceria Finco di Bassano, è rimasto così colpito dal gesto di onestà dell’uomo che ha deciso di fargli un colloquio e assumerlo nella sua azienda. “È una persona di onestà indiscutibile ed era da tempo disoccupato, non per sua colpa. Ci sembra solo giusto dargli un lavoro”, ha detto l’imprenditore. Omar Chamkou, da 30 anni in Italia e con tre figli minorenni, aveva perso il lavoro a causa del fallimento dell’azienda in cui era impiegato.
Il sindaco Grego, dopo l’accaduto, ha pubblicato una foto su Facebook assieme a Chamkou e alla moglie, con il commento “Bravi, cittadini onesti”.
“Abbiamo ritenuto di fare un colloquio con il signore che l’ha ritrovato, ci sembrava il minimo. Non aveva fatto domanda da noi ma aveva bisogno di lavoro e, in questo momento, il nostro settore offre opportunità”, ha detto l’imprenditore veneto che ha un’azienda con oltre 120 dipendenti.
“Una persona di tale onestà va conosciuta abbiamo verificato, è stato sfortunato e ha perso il lavoro per colpe non sue. Lavorerà in reparto da noi, inizia lunedì”, prosegue ancora l’uomo.
“Così la conceria dimostra attaccamento al proprio territorio. Quella accaduta a Cartigliano in questi giorni è una storia bellissima con un finale da favola: spero che raccontarla aiuti tutti a riflettere sull’importanza di tenere un comportamento onesto ed essere da esempio per i propri famigliari e gli altri. L’educazione civica prima ancora di essere insegnata nelle scuole passa attraverso i nostri gesti quotidiani”, spiega il sindaco che ha voluto raccontare la storia.