Di Maio riferisce in Aula sull’Ilva, ma i banchi di Lega e 5Stelle sono quasi vuoti
Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha risposto oggi in Aula all'interpellanza urgente sul caso Ilva
Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha risposto oggi in Aula all’interpellanza urgente sul caso Ilva dopo la lettera inviata dall’Anac sulle criticità nella vendita dell’azienda ad ArcelorMittal.
In Aula, però, non c’era quasi nessuno.
Anche i banchi della Lega e dei 5 Stelle erano vuoti: erano infatti presenti solo due rappresentanti del Movimento.
Le immagini che testimoniano l’assenza dei deputati dei due partiti attualmente al governo è stato il dem Filippo Sensi.
Sensi ha pubblicato sul suo profilo Twitter le immagini dell’Aula quasi completamente vuota.
Scusate, non sono avvezzo, ma ormai un classico: banchi Lega deserti e due Cinque Stelle per questione #Ilva con @luigidimaio in aula (e oggi la Lezzi parlava di piani per il Sud) #primailsud #m5sedie #legano pic.twitter.com/X5Z25iXCmg
— nomfup (@nomfup) 20 luglio 2018
Nella giornata di oggi, 20 luglio, il ministro Di Maio era chiamato a rispondere delle criticità in merito alla vendita dell’acciaieria di Taranto alla cordata ArcelorMittal.
“Queste criticità per noi sono macigni e questo Governo non può continuare a far finta di niente. Chiederò immediatamente chiarimenti ai commissari, avvierò un’indagine interna al ministero a chiederò un parere all’avvocatura dello Stato”, ha detto il ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio alla Camera.
“Nella procedura di gara per la cessione dell’Ilva è stato leso il principio della concorrenza”, ha aggiunto il ministro.
Secondo Luigi Di Maio “Le regole del gioco sono state cambiate in corsa”
Nei giorni scorsi, il ministro aveva anche detto che: “Al ministero dello Sviluppo Economico quando sono arrivato c’era già un contratto firmato che prevedeva l’affitto dei rami d’azienda di Ilva ad Arcelor Mittal. Dallo studio delle 23mila pagine del dossier e dopo gli incontri con tutti gli attori in gioco abbiamo detto che noi abbiamo due interessi, ovvero garantire ai residenti a Taranto di tornare a respirare e mantenere i livelli occupazionali”.