Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:47
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

“Grillo è furioso con Di Maio, gli ha detto che non deve più essere subalterno a Salvini”

Immagine di copertina
Luigi Di Maio e Beppe Grillo

Lo riporta un retroscena de Il Giornale

Grillo è sempre più spazientito nei confronti di Luigi Di Maio. Il fondatore del M5s era già furioso per i sondaggi in calo e per le pessime performance elettorali in Abruzzo e Sardegna.

Il tonfo in Basilicata ha rappresentato la classica goccia che fa traboccare il vaso. Grillo è convinto che il calo di voti sia imputabile alla subalternità del Movimento alla Lega.

Il Carroccio, infatti, finora ha dettato l’agenda di governo, imponendo all’alleato una serie di scelte sgradite e facendogli digerire molti bocconi amari.

La salvinizzazione dei pentastellati ha prodotto pessimi risultati in termini di consensi, mentre la Lega viaggia con il vento in poppa verso le europee.

Secondo un retroscena pubblicato da Il Giornale, Beppe Grillo avrebbe imposto un vero e proprio diktat al capo politico del Movimento, Luigi Di Maio. Il comico e fondatore del M5s vuole un cambio di passo nel rapporto con Salvini.

Basta subalternità, più coraggio su temi decisivi per l’identità pentastellata, a partire da quelli etici, con il Congresso delle Famiglie di Verona che si avvicina.

“Grillo, dopo una breve pace armata, è tornato a esprimere perplessità sulla leadership di Di Maio e critica la subalternità alla Lega – scrive Il Giornale – evidenziata anche dalla timidezza del capo politico nel marcare le differenze con l’alleato per quanto riguarda i temi etici. Ultimo fronte, il congresso pro-family di Verona”.

Ma i malumori non sarebbero solo di Grillo. Anche Davide Casaleggio pretende una svolta da Di Maio: “Le rilevazioni del guru aziendale, invece, sono ancora più ortodosse. Esplicitate nelle critiche al gruppo parlamentare fagocitato dalle consuetudini dei Palazzi romani, nell’allergia all’archiviazione definitiva dell’uno vale uno caro a Casaleggio senior, nella procrastinazione del varo delle nuove regole sugli apparentamenti con le liste civiche e la deroga alla regola del doppio mandato a livello comunale”.

Il prossimo terreno su cui Di Maio è chiamato a dare un segnale è quello delle autonomie regionali. Il M5s, molto forte nel Sud Italia, è chiamato se non a opporsi alle richieste delle regioni del Nord (molte delle quali a guida leghista), quantomeno a rintuzzarle, in modo da produrre una legge equa che non penalizzi il Mezzogiorno.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI