Di Maio: “Siamo fatti al 90 per cento d’acqua”. L’ironia della rete: “In pratica siamo angurie”
Intervisto dal giornalista Riccardo Icona a proposito delle reti idriche italiane, e dell’eventuale nazionalizzazione dell’acqua, il ministro del Lavoro si è lasciato sfuggire una gaffe sulla quantità di liquidi che compone il corpo umano
“Siamo fatti al 90 per cento di acqua”. Intervistato da Riccardo Icona, ospite del nel programma Presa Diretta su Rai3, il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio si è lasciato sfuggire uno strafalcione sulla composizione del corpo umano.
La puntata era dedicata all’Acqua perduta. Rispondendo a una domanda del conduttore televisivo a proposito delle reti idriche italiane, e dell’eventuale nazionalizzazione dell’acqua, Di Maio ha detto: “Siamo fatti al 90 per cento di acqua”.
“Deve essere chiaro che l’obiettivo del ritorno all’acqua pubblica è anche un tema culturale del paese. L’acqua è quello di cui noi siamo costituiti per oltre il 90 per cento”, ha detto il leader del Movimento 5 Stelle.
“L’acqua è un bene necessario per la sopravvivenza dell’individuo e come bene comune non può essere sottoposto a logiche di profitto”, ha proseguito.
L’errore non è sfuggito ai social, che hanno commentato implacabili.
“Anche se non si conosce ancora l’origine di questa scoperta, sono in molti a credere sia dovuta ad un sondaggio sul blog”, è stata una reazione. “Siamo meduse e non ce n’eravamo ancora accorti”, un’altra ancora.
“In pratica siamo angurie”, il commento di un utente.
“Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni cioè al 90 per cento di acqua”, è stato un commento su Twitter. “Ricordati, uomo, che acqua sei e acqua ritornerai”.
La percentuale citata dal vicepremier è una sovrastima delle effettive quantità di liquidi contenute nel corpo umano, anche se le percentuali variano in base al genere, al peso e all’età.
Per le donne, la quantità d’acqua è minore rispetto agli uomini.
In un adulto si potrebbe sostenere che le quantità di acqua sono prossime al 60 per cento della massa corporea ma il valore tende a diminuire con l’età: un anziano si può fermare al 50 per cento di acqua mentre un neonato può arrivare anche a sfiorare l’80 per cento.