“La ragazza faccia attenzione alle amicizie”, la dichiarazione shock del presidente della Circum
Era martedì 5 marzo quando una ragazza di 24 anni ha subito uno stupro da parte di tre ragazzi in un ascensore della stazione della ferrovia Circumvesuviana di S. Giorgio a Cremano, a Napoli.
La violenza sessuale, avvenuta in pieno giorno e durante uno degli orari di punta, ha sconvolto tutti; la 24enne originaria di Portici, abusata da tre giovani tra i 18 e i 20 anni, era stata trovata in stato di shock in un angolo della stazione ed è stata subito soccorsa.
Umberto De Gregorio, il presidente di Eav (Ente autonomo Volturno), la società controllata dalla Regione Campania e responsabile di Circumvesuviana che ha subito collaborato con le forze dell’ordine e fatto in modo che si giungesse nel giro di poche ore all’identificazione dei responsabili, ha però rilasciato delle dichiarazioni discutibili: “Dico alla ragazza di guardarsi dalle amicizie perché questi che l’hanno violentata pare che fossero amici“.
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“Mi sento di dire che è una cosa drammatica – ha poi proseguito De Gregorio – le sono vicino, io ho due figlie, ragazze, quindi posso capire il sentimento della famiglia. Credo che tutte le persone sensibili rispetto a una cosa del genere sostanzialmente non hanno parole”. Il presidente di Eav ha poi risposto alle critiche circa la necessità di maggiori controlli di sicurezza e della presenza di guardie giurate 24 ore su 24, sostenendo che sia troppo costoso.
Adolfo Vallini di Usb, infatti, ha attaccato le misure di sicurezza della Circum: “Probabilmente se fossero state installate delle telecamere nell’ascensore, tenute funzionanti e controllate a vista le immagini sul monitor, da parte di un operatore, si sarebbe potuta evitare l’ennesima violenza sociale, stupro di una donna, lanciando per tempo l’allarme alle forze dell’ordine”.
“Il presidente di Eav deve dimettersi – ha poi aggiunto Salvatore Ronghi, segretario federale di Sud protagonista – perché l’azienda da lui diretta è palesemente incapace di garantire i minimi standard di sicurezza nelle stazioni della Circumvesuviana e di prevenire i crimini che si verificano di continuo, per i quali non sono sufficienti le telecamere“.
“De Gregorio sottolinea che le telecamere sono servite in maniera determinante, ma solo per individuare gli aggressori, ma non di certo a prevenire questo atto criminale ai danni di una giovane donna. Il problema vero è quello della prevenzione, ad esempio con agenti della vigilanza armata privata, e della protezione delle migliaia di utenti e lavoratori che, quotidianamente, sono costretti a viaggiare nel degrado e nella illegalità, che si consuma sui treni della Circum”, ha poi concluso Ronghi.