Cucchi, l’avvocato del carabiniere testimone: “Punito per dare l’esempio ai colleghi”
Riccardo Casamassima aveva denunciato il trasferimento e il demansionamento dopo la deposizione contro i colleghi
Trasferito, demansionato e con uno stipendio più basso. Sulla vicenda di Riccardo Casamassima, il carabiniere che ha testimoniato contro i suoi colleghi nel caso Cucchi, è intervenuta mercoledì 26 settembre il suo legale, Serena Gasperini.
Casamassima è un carabiniere che ha contribuito a riaprire le indagini, dopo il primo processo che si era concluso con le assoluzioni di medici e infermieri.
Casamassima ha infatti ammesso, davanti ai giudici, di essere stato convocato dai superiori per modificare le loro annotazioni.
Lo scorso giugno, poco dopo la sua testimonianza al processo, Casamassima aveva denunciato in un video su Facebook tutte le ritorsioni a cui è dovuto andare incontro, a partire dal trasferimento.
“Casamassima ha avuto effetti immediati alla sua deposizione”, ha affermato il suo legale durante la trasmissione L’Italia s’è desta su radio Cusano Campus .
“Dall’attività operativa su strada è stato trasferito alla scuola allievi, comportando non solo una distanza dalla propria abitazione, ma anche una diminuzione dello stipendio”.
“Casamassima adesso fa attività di portierato. Non aveva mai subito richiami, è sempre stato fedele alla divisa e ai principi di correttezza, ha sempre fatto rapporto sulle cose che vedeva e non gli piacevano. L’ha fatto anche in questo caso, però le conseguenze sono arrivate immediatamente.
Secondo l’avvocato, “l’esempio anche per gli altri colleghi che sanno è chiaro. Ciò che sta succedendo a Casamassima è un po’ da monito per gli altri”.
Molti colleghi hanno dato il loro sostegno a Casamassima. “Riccardo lo chiede anche formalmente, loro si tirano indietro perché sanno che quello che è successo a Riccardo può succedere anche a loro”.
“Formalmente è stato trasferito per una questione d sicurezza, ma perché allora non hanno trasferito gli altri carabinieri e soprattutto perché è stato demansionato?”.
Casamassima dovrebbe essere ricevuto dal ministro Trenta: “Ci aspettiamo accertamenti sull’iter di trasferimento e demansionamento. Ilaria lo sostiene, si batte e grida giustizia nei suoi confronti così come la grida per il fratello”.
A fare le spese di questa situazione anche la moglie di Casamassima, carabiniere anche lei. “La sua vita professionale non le viene certo agevolata”.
“Ai giudici dico: siate critici anche nei confronti di soggetti con la divisa quando qualcosa non vi torna. Non è detto che colui che porta la divisa dica sempre la verità”.
Mercoledì 12 settembre è uscito nelle sale e su Netflix “Sulla mia pelle”, il film che racconta gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi (qui la storia completa), dal momento dell’arresto alla morte. (Qui l’articolo di TPI sulle cause della morte).
Il film ha riacceso i riflettori sulla vicenda in un momento cruciale: è infatti in corso il processo-bis per la morte di Cucchi. Gli imputati sono cinque carabinieri che operavano nelle caserme dove Cucchi era stato identificato e tenuto in stato di fermo.