“Il crocifisso sarà nelle scuole durante le feste”: l’annuncio del ministro Bussetti
Il ministro ha giustificato la sua decisione spiegando che includere gli altri non significa rinunciare alle proprie tradizioni
Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti è tornato a parlare di un tema molto discusso negli ultimi mesi, soprattutto in occasione delle festività natalizie: il crocefisso.
Secondo il ministro, la croce simbolo della religione cattolica deve essere affissa nelle scuole durante le feste.
“Includere gli altri non significa rinunciare alle proprie tradizioni nascondendosi”, ha affermato il ministro, parlando dal palco della manifestazione della Lega a Roma, in Piazza del Popolo.
La presenza o meno di crocefisso e presepe nelle scuole pubbliche italiane era tornato al centro del dibattito a novembre 2018, quando il ministro dell’Istruzione si era impegnato a mettere in pratica la proposta avanzata dalla Lega.
“La scuola in Italia e gli sviluppi della presenza della scuola paritaria nel sistema scolastico italiano”, aveva detto Bussetti parlando dal palco del congresso nazionale della Fidae il 29 novembre.
Per il ministro Bussetti “il crocifisso è il simbolo della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni. Non vedo che fastidio possa dare nelle nostre aule scolastiche anzi, può aiutare a far riflettere”. E lo stesso vale, visto l’avvicinarsi del Natale, “per il presepe” che “fa parte della nostra identità”.
Il parere del ministro – Il tema era stato già affrontato lo scorso 23 novembre quando, a Milano, a margine di un’iniziativa della Lega Giovani, il ministro era intervenuto rispetto alla proposta di legge della Lega per rendere obbligatorio il simbolo religioso negli istituti scolastici (e non solo).
Secondo Bussetti, “il crocifisso è un segno che secondo me è giusto che sia nelle aule” scolastiche. “Io credo che sia il simbolo del nostro cristianesimo e della nostra religione cattolica”.
La proposta della Lega – Da tempo la Lega intende rendere obbligatoria l’esposizione del crocifisso in scuole, uffici pubblici, università, carceri, consolati, e persino nei porti, aperti o chiusi ai migranti che siano.
Una proposta di legge apposita, a firma della deputata del Carroccio ed ex Pdl Barbara Saltamartini, era stata depositata in Parlamento: il provvedimento prevede una multa fino a mille euro per chi non rispetta la disposizione, rifiutandosi o dimenticandosi di affiggere il crocifisso in un luogo pubblico.