Tutto quello che c’è da sapere sul G7
Il 26 e il 27 maggio è in programma a Taormina il vertice dei capi di stato e di governo delle principali economie mondiali
Taormina ospiterà il 26 e il 27 maggio il vertice del G7, l’incontro dei capi di stato e di governo delle principali economie mondiali: Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Stati Uniti e Regno Unito. La cittadina siciliana scelta come sede del summit nel 2016 dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi si prepara ad accogliere i leader mondiali con ingenti misure di sicurezza.
Al vertice partecipano anche il presidente della Commissione europea e quello del Consiglio dell’Unione europea. Sono presenti anche funzionari di fiducia dei capi di stato e di governo, i cosiddetti Sherpa.
L’incontro dei rappresentanti delle principali democrazie industrializzate del mondo verrà guidato dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Si tratta della quinta presidenza per l’Italia che nella sua storia ha già ospitato il G7 a Venezia, Napoli, Genova e L’Aquila.
La storia del G7 inizia nel 1975 quando il Presidente francese Valéry Giscard d’Estaing invita i leader della Repubblica federale di Germania, del Regno Unito, dell’Italia, degli Stati Uniti e del Giappone a Rambouillet per discutere della crisi petrolifera del 1973-1974.
L’anno successivo il presidente statunitense Gerald R. Ford convoca un incontro analogo a Portorico dando inizio alla consuetudine annuale. Da allora ogni anno i leader mondiali si riuniscono in una località diversa a seconda della presidenza di turno che viene assunta a rotazione dai vari paesi.
Venti anni dopo il primo summit, il gruppo del G7 si allarga alla Russia diventando perciò G8. Nel 2014, però, a Mosca è impedito di partecipare agli incontri a causa di una sospensione internazionale.
Nel 1988 si decide di separare l’incontro dei leader del G7 da quelli a livello ministeriale. Anche se le tematiche da trattare vengono scelte di volta in volta dal paese che ricopre il ruolo di presidente – Ambiente, Energia, Sviluppo, Lavoro, Giustizia e Affari Interni, Ricerca Scientifica, Agricoltura i ministeri considerati in questi anni – si tengono sempre le riunioni dei ministri degli Esteri e dell’Economia dei vari stati.
Dal 2001, all’incontro dei rappresentanti delle nazioni più ricche è affiancato anche il vertice dei paesi emergenti al fine di promuoverne lo sviluppo.
Ogni summit consiste in due giornate di lavoro al termine delle quali viene emesso un comunicato che contiene l’indirizzo politico stabilito e le eventuali decisioni prese. Allo stato che detiene la presidenza spetta preparare l’incontro principale e quelli preliminari, scegliere le tematiche da trattare e le priorità, redigere le bozze dei documenti da approvare.
Negli anni della sua storia il G7 ha visto una comunione di valori tra gli stati che vi hanno partecipato. Lo scopo è sempre stato quello di favorire iniziative macroeconomiche quanto più possibile condivise.
Il G7 non è un’organizzazione ed è quindi privo di una struttura amministrativa con un segretario permanente. Si caratterizza per la sua informalità e la capacità di pervenire con una certa velocità a soluzioni di questioni globali.