Cosa è successo oggi nel mondo
Le notizie senza giri di parole su The Post Internazionale
Israele: due soldati sono rimasti uccisi in un attacco del gruppo sciita Hezbollah nelle fattoria di Shebaa, nell’area delle alture del Golan, al confine con il Libano. Israele ha risposto con alcuni bombardamenti nel Libano meridionale, uccidendo un soldato spagnolo della missione Onu dell’Unifil.
– Italia: in vista dell’elezione del Presidente della Repubblica, PD e Forza Italia annunciano che voteranno scheda bianca nei primi tre scrutini. Il Movimento 5 Stelle lancia le Quirinarie per scegliere il loro candidato, mentre Fratelli d’Italia e Lega Nord sosterranno Vittorio Feltri.
– Isis: la Giordania ha dato la disponibilità per rilasciare Sajida al Rishawi, la terrorista irachena condannata a morte per il coinvolgimento in una serie di attentati ad Amman nel 2005, in cambio della libertà del pilota giordano Muadh Kassasbe e del giornalista giapponese Kenji Goto Jogo, entrambi ostaggi dell’Isis. Secondo Al Jazeera la liberazione sarebbe già avvenuta, ma il ministro degli esteri della Giordania ha negato.
– Gaza: diverse decine di palestinesi hanno preso d’assalto il quartier generale dell’Onu nella città, dopo la sospensione di un programma di aiuti verso le persone colpite dalla guerra.
– Roma: l’Assemblea Capitolina ha votato in favore dell’istituzione di un registro delle unioni civili.
– Germania: la nuova leader del movimento anti-islamico Pegida, Kathrin Oertel, si è dimessa insieme ad altri quattro dirigenti del movimento. Una settimana fa si era dimesso il suo predecessore Lutz Bachmann per una foto in cui imitava Hitler. Il Bild ha riportato che le nuove dimissioni sarebbero dovute all’influenza di Bachmann ancora forte sul movimento.
– Repubblica Centrafricana: i miliziani musulmani di Seleka e quelli cristiani anti-balaka hanno trovato un accordo per un cessate il fuoco.
– Grecia: Alexis Tsipras ha annunciato nel suo primo consiglio dei ministri che il Paese non andrà in default a causa del suo debito pubblico.
– Corea del Nord: il leader Kim Jong-un ha annunciato che si recherà a Mosca nel mese di maggio per partecipare alle cerimonia in ricordo della vittoria della seconda guerra mondiale. Si tratterebbe del primo viaggio del leader nordcoreano da quando ha preso il potere.
– Egitto: secondo un autopsia l’attivista Shaimaa al Sabbagh, morta il 24 gennaio scorso al Cairo durante una manifestazione, sarebbe stata uccisa da tre colpi di arma da fuoco.
– Scozia: il ministro dell’energia Fergus Ewing ha annunciato in parlamento una moratoria contro il fracking, l’estrazione idraulica di petrolio.
– Sudan: un gruppo di ribelli ha rapito sei operatori del Programma alimentare mondiale dell’Onu nella provincia del Kordofan.
– Mali: cinque persone sono state uccise in una serie di attacchi suicidi ad opera delle milizie filogovernative a Tabankort, città contesa ai ribelli tuareg.
– Argentina: Ruben Benitez, capo delle guardie di sicurezza che proteggevano Alberto Nisman, il magistrato trovato morto lo scorso gennaio, è stato sospeso dal proprio incarico.
– Egitto: è iniziato oggi il processo contro la poetessa Fatima Naoot. Rischia fino a tre anni di carcere per l’accusa di oltraggio all’Islam, disturbo della quiete pubblica e diffusione di odio confessionale dopo che aveva condannato l’uccisione di animali durante una festività musulmana.
– Iran: l’ex vice primo ministro Gholamali Khoshroo è stato nominato ambasciatore del Paese presso le Nazioni Unite.
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