Cosa sappiamo finora del ragazzo italiano accoltellato a morte nella sua casa a Londra
Pietro Sanna è stato assassinato nel suo appartamento a Londra. Aveva 24 anni ed era di Nuoro. Non sono ancora chiare le dinamiche dell'omicidio
Pietro Sanna era partito due anni fa per raggiungere a Londra il fratello Giomaria, quattro anni più grande di lui. È morto nel suo appartamento nella capitale britannica, ucciso a coltellate lunedì 26 giugno 2017.
Le dinamiche dell’omicidio non sono ancora chiare, ma secondo le prime ricostruzioni non confermate si sarebbe trattato di un tentativo di furto finito male.
A lanciare l’allarme sarebbe stata la coinquilina del ragazzo, forse ancor prima che Pietro fosse ucciso. A trovare il cadavere, però, è stato il fratello Giomaria, accorso nell’appartamento per capire cosa stesse succedendo.
Lunedì il fratello di Pietro è stato sentito a lungo dalla polizia inglese. Scotland Yard ha inviato una comunicazione alla questura di Nuoro e la famiglia del giovane è in contatto con il Ministero degli Esteri.
Il padre di Pietro, Piergraziano, è stato avvisato con una telefonata ed è partito per Londra ancora prima di ricevere la conferma ufficiale. L’uomo è titolare dell’Hotel Scintilla a San Teodoro, località turistica a circa trenta chilometri dalla città di Olbia.
Sull’omicidio di Pietro sta indagando Scotland Yard, che tuttavia è stata molto prudente nel fornire dettagli sul caso.
Una delle ipotesi della polizia è che il giovane abbia sorpreso un ladro all’interno della casa e che sia stato aggredito e poi ucciso con e i colpi mortali.
Pietro Sanna è nato nel 1994 a Nuoro, in Sardegna. La sua è una nota famiglia di imprenditori, titolari di strutture turistiche nella costa della Gallura, nella parte nordorientale dell’isola.
“Ci siamo sentiti da poco, sarebbe ritornato d’estate per le vacanze, ci saremmo rivisti presto”, ha detto Paolo, un ex compagno di classe di Pietro citato dal Corriere della Sera. “Era contento, lavorava, stava bene, non era preoccupato di nulla. Neppure gli attentati lo avevano spaventato, era tranquillo”.