Cosa ci insegna l’attore che ha recitato davanti a una platea deserta
Dentro il teatro di Varese c'erano solo l'attore Giovanni Mongiano, un tecnico e la cassiera. Ma lui ha recitato lo stesso il monologo come prova di amore per il teatro
Il compenso, Giovanni Mongiano, l’aveva già preso. Poteva tornare a casa senza compiere alcuno sforzo, e invece ha voluto compiere il proprio lavoro, recitando tutta l’opera fino alle fine anche se la platea era completamente vuota.
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Attore di Pirandello e Tolstoj, nonché regista di 65 anni, sabato 9 aprile Mongiano doveva interpretare un suo testo, Improvvisazioni di un attore che legge, spettacolo giunto alla 70esima replica, al teatro del Popolo di Gallarate, in provincia di Varese.
Numero ingressi registrati per la serata: zero. All’interno del teatro solo Mongiano, il tecnico dello spettacolo e la cassiera.
Ma l’attore non si è dato per vinto e si è esibito nella performance completa, ha recitato ogni singola battuta del suo monologo trasformando una sconfitta in una lezione di vita, nonché in una poetica dichiarazione d’amore per il teatro.
“Ho deciso all’improvviso è stato un impulso irresistibile, dovevo farlo”, ha raccontato l’attore al Corriere della sera. “Un atto d’amore, ma anche un gesto provocatorio e simbolico”.
Una lezione che, tra i tanti, ha colpito il professore di religione di Gallarate Luigi Rutigliani, che ha voluto esprimere il proprio apprezzamento tramite una lettera pubblicata dal quotidiano locale Varese News.
Nella lettera il professore ha dichiarato di voler raccontare il suo gesto agli studenti. “Cambierò programma e farò lezione raccontando questa incredibile storia per trasmettere e insegnare qualcosa che non riuscirei a esprimere neanche con mille altre parole”, si legge sul giornale.
“Con le mie classi quarte stiamo riflettendo sulla responsabilità, sul valore delle nostre azioni, dei nostri gesti, e degli effetti che questi provocano in chi ci è attorno, anche quando sembra che il nostro agire sia inutile”, prosegue il professore. “Questa ‘lezione’ di Mongiano ritengo che valga più di ogni mia parola che possa spendere in classe una lettera con la quale si complimenta con l’attore e afferma di voler raccontare il suo gesto a lezione”.
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