Cosa è successo il 13 ottobre nel mondo
Le notizie senza giri di parole su TPI
Italia: il Senato italiano ha approvato in prima lettura la riforma costituzionale, che prevede il cedimento della maggior parte del suo potere, con 178 sì, 17 no e 7 astenuti. L’opposizione ha deciso di non partecipare alla votazione. La riforma porrà fine al bicameralismo perfetto, ovvero il principio per cui Camera dei deputati e Senato hanno gli stessi poteri, e ridurrà il numero dei senatori dagli attuali 315 a 100.
– Ucraina: il volo MH17 della Malaysia Airlines, precipitato in Ucraina il 17 luglio 2014 con a bordo 298 persone, era stato abbattuto da un missile russo, secondo quanto conferma il rapporto finale pubblicato dalla Dutch Safety Board. Il rapporto non precisa chi ha sparato il missile, ma sostiene che lo spazio aereo sopra l’Ucraina orientale avrebbe dovuto essere chiuso, a causa delle tensioni tra i separatisti filorussi e le forze del governo nella regione.
– Afghanistan: i Taliban si sono ritirati dalla città strategica di Kunduz, nel nord del Paese, per “proteggere i civili”, dopo due settimane di combattimenti tra militanti e forze dell’ordine. Kunduz è stata la prima grande città a cadere in mano ai talebani dal 2001. La sua conquista temporanea ha contribuito a risollevare il morale del gruppo estremista, dopo l’annuncio della morte del leader Mullah Omar.
– Israele: un israeliano è stato confuso per un “arabo” e accoltellato in un parcheggio della città di Kiryat Ata, vicino Haifa, da un suo connazionale. Nelle ultime due settimane le tensioni tra palestinesi e israeliani sono aumentate notevolemente, causando la morte di una dozzina di israeliani e di oltre una ventina di palestinesi.
– Siria: Amnesty International accusa le forze armate curde di aver commesso crimini di guerra nei territori che hanno liberato dall’Isis nel nord della Siria. I combattenti curdi avrebbero raso al suolo interi villaggi abitati da popolazioni arabe e turkmene, costringendole ad abbandonare le loro terre.
– Twitter: il social network ha annunciato che licenzierà 336 dipendenti, circa l’otto per cento del suo staff totale. In nove anni, è il primo licenziamento di massa della società, che sta faticando ad aumentare gli iscritti. I tagli riguarderanno principalmente i team di prodotti e ingegneria e serviranno a investire in aree con maggiori benefici economici. L’azienda pagherà fino a quasi 15 milioni di euro in liquidazioni.
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