Cosa è successo l’11 settembre nel mondo
Le notizie senza giri di parole su TPI
Arabia Saudita: sono morte almeno 87 persone e altre 184 sono rimaste ferite nel crollo di una gru avvenuto venerdì – nel giorno santo della settimana islamica – dentro la Moschea Grande della Mecca, secondo quanto dichiarato dal governo saudita. Tra circa dieci giorni comincerà il periodo del Hajj, il pellegrinaggio santo, per cui è previsto l’arrivo di milioni di devoti musulmani da tutto il mondo. Dopo aver raggiunto un picco di 3,1 milioni di fedeli nel 2013, l’Arabia Saudita aveva stabilito un limite massimo di presenze e aveva cominciato i lavori per ingrandire la Grande Moschea – che sarebbero dovuti terminare prima del Hajj di quest’anno.
– Ungheria: in un tentativo di riportare ordine nel Paese, il primo ministro Viktor Orban ha annunciato che, a cominciare dalla prossima settimana, chiunque attraverserà i confini ungheresi illegalmente verrà arrestato. Gli operatori umanitari che si trovano in un campo profughi vicino al confine con la Serbia, lamentano condizioni degradanti e un trattamento inumano dei migranti. L’Ungheria sta facendo fatica a gestire il grande flusso di persone che sta attraversando il Paese per raggiungere l’Europa occidentale. Si stima che abbiano attraversato i suoi confini almeno 150mila migranti dall’inizio dell’anno.
– Cuba: 3.552 prigionieri sono stati graziati in vista dell’arrivo di Papa Francesco nel Paese, previsto dal 19 al 22 settembre. Tra i detenuti rilasciati ci sono persone al di sopra dei 60 o sotto ai 20 anni di età senza precedenti penali, donne, malati cronici, e stranieri i cui Paesi di origine ne hanno chiesto il rimpatrio. L’ordine sarà effettivo entro 72 ore. A Cuba, l’85 per cento della popolazione è cattolica.
– Spagna: decine di migliaia di persone sono scese in piazza a Barcellona in sostegno al movimento indipendentista della Catalogna. La manifestazione è stata organizzata con l’inizio della campagna per le elezioni regionali previste per fine mese, in cui, secondo i primi sondaggi, potrebbe vincere una coalizione separatista. Il governo spagnolo ha però dichiarato che non permetterà alla regione catalana di scindersi dal resto del Paese.
– Nigeria: una bomba è esplosa in un campo profughi nel nordest della nigeria uccidendo almeno tre persone. Il campo di Malkohi, nei pressi della città di Yola, è abitato da persone in fuga dalle violenze dei miliziani di Boko Haram, che controllano gran parte della regione più a nord. Fino a oggi, la città di Yola era considerata relativamente sicura.
– Singapore: si sono tenute oggi le votazioni per eleggere il nuovo parlamento. Era la prima volta nei cinquant’anni di vita del Paese, che il partito di opposizione principale era candidato in tutte le circoscrizioni e sperava di riuscire a mettere in difficoltà il Partito di azione popolare (Pap) – l’unico ad aver mai governato Singapore. I primi risultati mostrano che il Pap ha già superato la maggioranza nel parlamento costituito da 89 membri.
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