“E sui rimpatri non è stato fatto ancora nulla. Il problema ce lo abbiamo in casa, non è che scrivendo una lettera o una circolare si risolvono le cose. Bisogna fare di più sui rimpatri che sono fermi al palo”.
TPI ha contattato telefonicamente il presidente delle comunità islamiche d’Italia, Yassine Laframe, che sull’innalzamento delle misure di sicurezza ha dichiarato:
“Avevo già scritto una lettera al ministro dell’Interno per chiedere maggiori controlli nei centri di aggregazione islamica. Siamo i primi a volere più sicurezza perché la presenza delle forze dell’ordine ci rende contenti e ci serve. In questo clima di odio diffuso siamo contenti che questi luoghi vengano presidiati”.
Laframe prosegue e spiega: “Ci sono persone che attaccano luoghi di culto in tutto il mondo, vengono prese di mira chiese, moschee, sinagoghe. Non abbiamo nulla da nascondere e la sicurezza serve a tutti”.
Dopo gli attacchi a Christchurch in Nuova Zelanda, in una lettera aperta dell’Ucoii indirizzata al ministro dell’Interno Matteo Salvini, si chiedeva protezione ai musulmani e alle moschee:”Alla luce dei recenti fatti di cronaca internazionale e del crescente sentimento di sconcerto e timore che ha colto la nostra comunità musulmana chiediamo rispettosamente un Suo intervento per tutelare gli uomini e le donne di fede che ogni giorno si riuniscono nei centri islamici per lo svolgimento delle proprie attività congregazionali e religiose.
Come noto le moschee, gli enti associativi e i centri islamici sono impegnati, da sempre, in tutto il territorio nazionale, per l’integrazione dei cittadini di fede musulmana che vengono esposti alle insidie di una propaganda islamofoba e i cui esiti si fanno sempre più pericolosi per la cittadinanza tutta e per i cittadini di fede musulmana in particolare”.
Come spiega il presidente Ucoii, in questo momento l’obiettivo deve essere la protezione di tutti i cittadini, evitando allarmismi su fatti di cronaca che vanno sempre verificati con attenzione,”Non abbiamo nulla da nascondere, abbiamo bisogno di maggiore sicurezza, visto il clima, vista la nostra trasparenza, la nostra apertura, siamo noi che chiediamo più sicurezza, per i centri islamici, le moschee e lo chiediamo al ministro dell’Interno”.