Salvini torna a Cagliari e viene contestato: “Fascista di me**a. Viva Emilio Lussu!” | VIDEO
Il vicepremier fa visita a Cagliari dopo la vittoria delle elezioni regionali, ma c'è un fuori programma che lo mette in imbarazzo
Il vice premier Matteo Salvini torna a Cagliari dopo la vittoria del centro-destra alle elezioni regionali di domenica 24 febbraio. Il ministro dell’Interno viene però accolto con insulti e urla al mercato di San Benedetto, dove si era recato dopo la conferenza stampa congiunta con il neo presidente della regione e il coordinatore della Lega Eugenio Zoffili.
Il sito sardo Vistanet ha raccontato la giornata del leader della Lega a Cagliari per festeggiare la vittoria di Solinas alle Regionali. Prima di entrare Salvini ha ringraziato gli elettori sardi imbracciando un megafono. Ma a un certo punto un ragazzo ha espresso il suo disappunto. Il video sta facendo il giro del web ed è diventato ormai virale.
Una contestazione solitaria quella del mercato di San Benedetto: un macellaio, mentre il ministro si trasferiva al piano del pesce, ha gridato più volte “Fascista, viva Emilio Lussu”.
Il riferimento è a Lussu, fondatore del Partito Sardo d’Azione. Antifascista, fu aggredito, ferito e poi confinato a Lipari; infine, una volta evaso, fu profugo all’estero per circa quattordici anni. Viene citato percé legato al fatto che ora il Psd’Az è alleato della Lega. Tradendo, secondo i dissidenti sardisti, lo spirito e il pensiero del suo fondatore. Salvini forse non ha sentito – c’era molto chiasso – e ha tirato dritto senza fermarsi.
Tra un comizio e una birra Ichnusa, il vicepremier era già stato insultato durante la campagna elettorale in Sardegna. Il video in cui un ragazzino chiede a Salvini di fare un selfie a Ozieri, in provincia di Sassari ha colpito il pubblico dei social ed è diventato famoso. Il ministro con un sorriso, in quell’occasione aveva risposto immediatamente di sì. Poi il ragazzo aveva chiesto con toni provocatori: “Più accoglienza e più 49 milioni?”.
Matteo Salvini non è dunque apprezzato allo stesso modo da tutti i sardi.