Congresso delle Famiglie, M5s all’attacco della Lega: “Sfigati”
Gli esponenti del Movimento prendono le distanze dal Forum e dall'alleato di Governo
Il Congresso di Verona sulla famiglia si avvicina e la frattura tra gli alleati di Governo si amplia ogni giorno di più.
Nei giorni scorsi il vicepremier Luigi Di Maio aveva preso le distanze dal World congress of families, affermando che “ognuno va agli eventi che vuole, ma io a quegli eventi non ci vado”.
“Questa è una decisione sua”, aveva poi risposto riferendosi a Matteo Salvini, che figura invece tra i partecipanti.”Io dico soltanto che chi si permette di dire che le donne devono stare in casa, come se fossero degli esseri inferiori, non appartiene assolutamente alla mia cerchia di amicizie e di frequentazioni”.
“A Verona è una destra degli sfigati, se trattano così le donne. Quella visione della donna sostanzialmente mero ‘angelo del focolare’ non rappresenta niente della cultura del M5s. Chi vuole tornare indietro ne risponderà alla storia, neanche agli elettori”, ha affermato il leader dei 5 Stelle.
Parole dure a cui avevano fatto eco quelle di altri esponenti del Movimento, primo tra tutti Stefano Buffagni, sottosegretario alla presidenza del consiglio.
“C’è stato un tempo in cui le donne più emancipate e gli omosessuali venivano bruciati sui roghi. Pare qualcuno abbia nostalgia di quel periodo oscuro. Non io!”
“Le famiglie sono il fondamento della nostra società”, scrive ancora Buffagni, “le donne sono una risorsa inestimabile della nostra società e chi non le vuole lavoratrici vuole tornare al Medioevo”.
Contrario al Forum sulla famiglia anche il Sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alle Pari opportunità, Vincenzo Spadafora.
Il sottosegretario è stato tra i primi a chiedere la rimozione del logo della presidenza del Consiglio dei ministri dall’evento, logo che a 10 giorni dall’inizio dell’evento è ancora presente sul sito del Forum.
“Io per prima sono una fan accanita della famiglia, ma non deve essere un momento di ghettizzazione, umiliazione o stigmatizzazione di persone che hanno delle diversità rispetto a noi”, è stato il commento della ministra della Salute Giulia Grillo. “Da questo punto di vista io sono totalmente distante e questa manifestazione mi sembra fortemente ideologizzata”.
Contrario alla visione della donna e della famiglia promossa dal Forum di Verona anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che in un’intervista a Repubblica afferma che l’evento sposta “le lancette dell’orologio sulla concezione della donna indietro di qualche secolo”.