Il congresso anti-LGBTQ+ spacca il governo: Salvini e Fontana lo promuovono, il M5s si schiera contro il “Medioevo”
“C’è stato un tempo in cui le donne più emancipate e gli omosessuali venivano bruciati sui roghi. Pare qualcuno abbia nostalgia di quel periodo oscuro. Non io!”. Sono le dure parole di Stefano Buffagni, esponente di primo piano del Movimento Cinque Stelle e sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Le sue parole sono di aperta critica a un convegno pro life e anti LGBTQ+ in programma dal 29 al 31 marzo e che ha il patrocinio del governo.
Il World congress of families di Verona riunisce varie sigle e associazioni schierate contro
“Le famiglie sono il fondamento della nostra società, le donne sono una risorsa inestimabile della nostra società e chi non le vuole lavoratrici vuole tornare al Medioevo”, scrive ancora.
Il governo smentisce di aver dato il patrocinio all’evento, chiarendo che è un’iniziativa autonoma del ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana. Ma sul sito, nella sezione patrocini, compare il logo della presidenza del Consiglio:
Anche il sottosegretario Vincenzo Spadafora, anche lui esponente M5s, prende le distanze dall’iniziativa.
Tra i partecipanti all’evento vi sono relatori come Scott Lively, che dichiarà che i gay sono così “lontani dalla normalità da essere degli assassini. Sono serial killer, assassini di massa. Sono sociopatici”.
Lorenzo Fontana non è l’unico volto noto del convegno, a cui prenderanno parte anche il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il governatore della Regione Veneto Luca Zaia. Oltre al ministro dell’Interno e vice presidente del Consiglio Matteo Salvini e Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo.
Il congresso è un evento internazionale promosso dall’Organizzazione Internazionale per la Famiglia (International Organization for the Family, IOF).
Come si legge sul sito dell’evento, si tratta di un’iniziativa che ha l’obiettivo di “unire e far collaborare leader, organizzazioni e famiglie per affermare, celebrare e difendere la famiglia naturale come sola unità stabile e fondamentale della società”.
L’edizione del 2017, che si tenne in Ungheria, vide la partecipazione e la direzione del Primo Ministro Viktor Orban, le cui posizioni politiche in tema di diritti umani e sociali sono fin troppo note.
I temi che saranno affrontati sono:
- La bellezza del matrimonio
- I diritti dei bambini
- Ecologia umana integrale
- La donna nella storia
- Crescita e crisi demografica
- Salute e dignità della donna
- Tutela giuridica della Vita e della Famiglia
- Politiche aziendali per la famiglia e la natalità