Condannata per la prima volta una foreign fighter italiana
La giovane Maria Giulia Sergio, nota come Fatima, è stata condannata a 9 anni di carcere per terrorismo internazionale e organizzazione di viaggi a fine di terrorismo
La prima condanna contro una foreign fighters italiana arriva dalla Corte d’Assise di Milano, che ha inflitto una pena di nove anni di reclusione a Fatima Zahra, alias Maria Giulia Sergio, la ventinovenne che ha lasciato il nostro paese per andare a combattere con l’Isis in Siria, dove si troverebbe tuttora. La giovane è stata condannata per terrorismo internazionale e organizzazione di viaggi a fine di terrorismo.
Condannato anche il marito della ragazza, l’albanese Aldo Kobuzi, per il quale è stata stabilita la pena di dieci anni di carcere. Anche la madre e la sorella di quest’ultimo, che si trovano insieme alla giovane in territorio siriano, sono state condannate a otto anni.
La coppia si trova in Siria da settembre 2014 per combattere la jihad insieme ai sedicenti membri dello Stato islamico. Fatima ha 29 anni ed è nata a Torre del Greco, in provincia di Napoli. Anni fa si è trasferita a Inzago, in provincia di Milano, e ha sposato un cittadino marocchino (da cui poi ha divorziato) convertendosi all’Islam. Tutta la famiglia Sergio, secondo la ricostruzione degli inquirenti, è stata indottrinata all’islamismo.
La donna ritenuta l’indottrinatrice della giovane, Bushra Haik, è stata condannata a nove anni. L’unico detenuto in Italia è il padre di Fatima, Sergio Sergio, al quale sono stati comminati 4 anni di reclusione.